Caterina da Genova - Catherine of Genoa

Santa
Caterina da Genova
Santa Caterina Fieschi Adorno-dipinto Giovanni Agostino Ratti.jpg
Santo
Nato c. 1447
Genova , Repubblica di Genova
Morto 15 settembre 1510 (62-63 anni)
Genova, Repubblica di Genova
Venerato in Chiesa cattolica
Beatificato 1675 da papa Clemente X
Canonizzato 1737 da Papa Clemente XII
Festa 15 settembre
Attributi Vedova
Mecenatismo Spose, Persone senza figli, Matrimoni difficili, Persone ridicolizzate per la loro pietà, Tentazioni, Vittime di adulterio, Vittime di infedeltà, Vedove
Santa Caterina da Genova dipinta dall'artista Denys Savchenko.  Chiesa di Santa Caterina, Genova, Italia.
Santa Caterina da Genova dipinta dall'artista Denys Savchenko. Chiesa di Santa Caterina, Genova, Italia.

Caterina da Genova ( Caterina Fieschi Adorno , 1447-15 settembre 1510) era una santa e mistica cattolica italiana , ammirata per il suo lavoro tra i malati e i poveri e ricordata per i vari scritti che descrivono sia queste azioni che le sue esperienze mistiche. Era un membro della nobile famiglia Fieschi , e trascorse gran parte della sua vita e dei suoi mezzi al servizio dei malati, soprattutto durante la peste che devastò Genova nel 1497 e 1501. Morì in quella città nel 1510.

La sua fama al di fuori della sua città natale è legata alla pubblicazione nel 1551 del libro noto in inglese come Vita e Dottrina di Santa Caterina da Genova .

Lei e il suo insegnamento furono il soggetto dell'opera classica del barone Friedrich von Hügel The Mystical Element of Religion (1908).

Primi anni di vita

Caterina nacque a Genova nel 1447, ultima di cinque figli. I genitori di Catherine erano Jacopo Fieschi e Francesca di Negro, entrambi di illustri natali italiani. La famiglia era legata a due precedenti papi e Jacopo divenne viceré di Napoli .

Catherine ha voluto entrare in un convento in cui circa 13, forse ispirato dalla sorella Limbania  [ it ] che era un monaca agostiniana . Tuttavia, le suore alle quali il suo confessore si rivolse per suo conto la rifiutarono a causa della sua giovinezza. Dopo questo, Catherine sembra aver messo da parte l'idea senza ulteriori tentativi.

Dopo la morte del padre nel 1463, all'età di 16 anni, fu sposata per desiderio dei genitori con un giovane nobile genovese, Giuliano Adorno, un uomo che, dopo diverse esperienze nel campo del commercio e nel mondo militare in Medio Oriente, aveva tornato a Genova per sposarsi. Il loro matrimonio è stato probabilmente uno stratagemma per porre fine alla faida tra le loro due famiglie. Il matrimonio si è rivelato miserabile: era senza figli e Giuliano si è dimostrato infedele, di temperamento violento e spendaccione, e ha reso la vita della moglie una miseria. I dettagli sono scarsi, ma sembra almeno chiaro che Catherine abbia trascorso i primi cinque anni del suo matrimonio in silenziosa e malinconica sottomissione al marito; e che poi, per altri cinque anni, si rivolse un po 'al mondo per consolarsi nei suoi guai. Poi, dopo dieci anni di matrimonio, alla disperata ricerca di una fuga, pregò per tre mesi che Dio la tenesse a letto ammalata, ma la sua preghiera rimase senza risposta.

Conversione

Dopo dieci anni di matrimonio, fu convertita da un'esperienza mistica durante la confessione il 22 marzo 1473; la sua conversione è descritta come un senso opprimente dell'amore di Dio per lei. Dopo questa rivelazione, lasciò bruscamente la chiesa, senza finire la sua confessione. Questo ha segnato l'inizio della sua vita di intima unione con Dio nella preghiera, senza ricorrere a forme di preghiera come il rosario . Ha iniziato a ricevere la Comunione quasi ogni giorno, una pratica estremamente raro per i laici nel Medio Evo, e si è sottoposta a notevoli e mentali a volte quasi esperienze patologiche, oggetto di Friedrich von Hügel studio s' The Mystical Element of Religion .

Unì questo con il servizio disinteressato ai malati in un ospedale di Genova, in cui il marito la raggiunse dopo che anche lui si era convertito. In seguito divenne terziario francescano , ma lei non aderì a nessun ordine religioso . Le spese di suo marito le avevano rovinate finanziariamente. Lui e Caterina decisero di vivere al Pammatone, un grande ospedale di Genova, e di dedicarsi ad opere di beneficenza lì. Alla fine è diventata manager e tesoriera dell'ospedale.

Morì il 15 settembre 1510, sfinita dalle fatiche del corpo e dell'anima. La sua morte era stata lenta con molti giorni di dolore e sofferenza mentre sperimentava visioni e oscillava tra la vita e la morte.

Insegnamento spirituale

Per circa 25 anni, Catherine, pur andando spesso a confessarsi, non è stata in grado di aprire la sua mente per ricevere istruzioni da nessuno; ma verso la fine della sua vita un padre Marabotti fu nominato come sua guida spirituale. Era stato direttore dell'ospedale dove suo marito morì nel 1497. A lui lei spiegò i suoi stati, passati e presenti, e lui compilò le Memorie . Durante questo periodo, la sua vita è stata dedicata al suo rapporto con Dio, solo per "ispirazione interiore".

Nel 1551, 41 anni dopo la sua morte, fu pubblicato un libro sulla sua vita e il suo insegnamento, intitolato Libro de la vita mirabile et dottrina santa de la Beata Caterinetta de Genoa ("Libro della vita meravigliosa e sacro insegnamento della Beata Caterina da Genova "). Da qui nascono i suoi "Dialoghi sull'anima e il corpo" e il "Trattato del Purgatorio ", spesso stampati separatamente. La sua paternità di questi è stata negata, e si pensava che un'altra mistica, la canonessa agostiniana regolare Battistina Vernazza , una suora che visse in un monastero a Genova dal 1510 fino alla sua morte nel 1587, avesse curato le due opere. Questo suggerimento è ora screditato dalla recente borsa di studio, che attribuisce gran parte di entrambe le opere a Catherine, anche se hanno ricevuto la loro forma letteraria definitiva solo dopo la sua morte.

Il pensiero di Caterina sul purgatorio, per il quale è particolarmente conosciuta, e il suo modo di descriverlo, è originale in alcuni tratti per l'epoca.

Beatificazione e canonizzazione

Gli scritti di Caterina furono esaminati dal Sant'Uffizio e dichiarati contenere dottrine che da sole sarebbero state sufficienti a provare la sua santità, e di conseguenza fu beatificata nel 1675 da Papa Clemente X , e canonizzata nel 1737 da Papa Clemente XII . I suoi scritti divennero anche fonte di ispirazione per altri leader religiosi come Robert Bellarmine e Francis de Sales e il cardinale Henry Edward Manning . La festa liturgica di Caterina da Genova viene celebrata nei calendari locali il 15 settembre. Papa Pio XII la dichiarò patrona degli ospedali in Italia.

Guarda anche

Appunti

Riferimenti

Edizioni moderne

  • Umile Bonzi, S. Caterina Fieschi Adorno , vol 1 Teologia mistica di S. Caterina da Genova , vol 2, Edizione critica dei manoscritti Cateriniani , (Genova: Marietti, 1960, 1962). [Edizione moderna in italiano]
  • Carpaneto da Langasco, Sommersa nella fontana dell'amore: Santa Caterina Fiescho Adorno , vol 1, La Vita , vol 2, Le opere , (Genova: Marietti, 1987, 1990) [Modern edition in Italian]
  • Caterina da Genova, Purgazione e purgatorio; Il dialogo spirituale , tradotto da Serge Hughes, Classics of Western Spirituality, (New York: Paulist Press, 1979)
  • Caterina da Genova, Trattato del Purgatorio; Il dialogo , tradotto da Charlotte Balfour e Helen Douglas Irvine, (London: Sheed & Ward, 1946)
  • Thomas Coswell Upham, Vita di Madam Catharina Adorno , (New York: Harper, 1858)
  • Sig.ra G. Ripley, Vita e Dottrina di Santa Caterina da Genova , (New York: Christian Press Association, 1896). [Questa è la traduzione inglese più recente della Vita di Caterina, ma è, come la traduzione del 1858, tratta dal manoscritto A inferiore.]

Ulteriore lettura

  • Friedrich von Hügel , The Mystical Element of Religion as Studied in Saint Catherine of Genoa and Her Friends , (Londra: J Dent & Sons, 1908)
  • Bernard McGinn, The Varieties of Vernacular Mysticism , (New York: Herder & Herder, 2012), pp306–329
  • Geroges Duby, Michelle Perrot, Natalie Zemon Davis, Arlette Farge, A History of Women In The West , (Cambridge: The Belknap Press of Harvard University Press, 1993), pp 156-157, 160

link esterno