Assemblea Costituzionale dell'Indonesia - Constitutional Assembly of Indonesia

Assemblea Costituzionale

Costante
Tipo
Tipo
Storia
Fondato 9 novembre 1956 ( 1956-11-09 )
sciolto 5 luglio 1959 ( 1959-07-05 )
Comando
Presidente
Vicepresidente
Vicepresidente
Vicepresidente
Vicepresidente
Vicepresidente
Elezioni
Prima elezione
15 dicembre 1955
Luogo d'incontro
AulaKonstituante.jpg
Palazzo dell'Assemblea Costituzionale , Bandung

L' Assemblea Costituzionale (in indonesiano : Konstituante ) è stato un organo eletto nel 1955 per redigere una costituzione permanente per la Repubblica di Indonesia . Si sedette tra il 10 novembre 1956 e il 2 luglio 1959. Fu sciolto dall'allora presidente Sukarno con un decreto del 5 luglio 1959 che reimpose la Costituzione del 1945 .

Sfondo

Il 17 agosto 1945 Sukarno proclamò l'indipendenza della Repubblica di Indonesia. Il giorno successivo, una riunione del Comitato preparatorio per l'indipendenza dell'Indonesia presieduto dal presidente Sukarno adottò ufficialmente la Costituzione dell'Indonesia , che era stata elaborata dal Comitato d'inchiesta per i lavori preparatori per l'indipendenza nei mesi precedenti la resa giapponese . In un discorso, Sukarno dichiarò che la costituzione era "una costituzione temporanea... una costituzione fulminea", e che una versione più permanente sarebbe stata redatta quando le circostanze lo consentivano.

Fu solo nel 1949 che i Paesi Bassi trasferirono formalmente la sovranità all'Indonesia e furono istituiti gli Stati Uniti d'Indonesia . Il 17 agosto dell'anno successivo, questo fu sciolto e sostituito dallo stato unitario della Repubblica di Indonesia, con Sukarno a capo. L'articolo 134 della Costituzione provvisoria del 1950 affermava: " L'Assemblea costituzionale insieme al governo adotterà quanto prima la Costituzione della Repubblica di Indonesia che sostituirà questa Costituzione provvisoria".

Organizzazione

Organizzazione dell'Assemblea costituente indonesiana

L'organo supremo all'interno dell'assemblea, con l'autorità di prendere decisioni riguardanti la costituzione e le questioni ad essa connesse era la sessione plenaria. Altre parti dell'assieme ne erano componenti e rispondevano. Doveva riunirsi almeno due volte l'anno ed era obbligato a riunirsi se ritenuto necessario dal Comitato per la preparazione della costituzione su richiesta scritta di almeno un decimo dei membri. Le riunioni dovevano essere aperte al pubblico, salvo richiesta contraria di almeno 20 membri. C'erano 514 membri, uno ogni 150.000 cittadini indonesiani. Per approvare una costituzione permanente era necessaria una maggioranza di due terzi

L'assemblea era guidata da un oratore e da cinque vicepresidenti eletti tra i membri. La Commissione per la preparazione della Costituzione rappresentava tutti i raggruppamenti all'interno dell'assemblea, ed aveva il compito di elaborare le proposte per la costituzione che sarebbero state discusse in seduta plenaria. Al di sotto di questo comitato c'era il comitato costituzionale, che aveva il potere di istituire commissioni composte da almeno sette membri a seconda delle necessità per discutere vari aspetti della costituzione, e altre commissioni per discutere altre questioni specifiche.

Composizione

Le elezioni per l'Assemblea Costituzionale si tennero nel dicembre 1955, ma l'assemblea si riunì solo nel novembre 1956. C'erano un totale di 514 membri, con la composizione che rifletteva ampiamente quella del Consiglio Rappresentativo del Popolo , le cui elezioni avevano prodotto risultati molto simili. Come il legislatore, nessun partito aveva la maggioranza assoluta e i quattro maggiori partiti erano il Partito nazionale indonesiano ( Partai Nasional Indonesia ), il Masjumi , il Nahdatul Ulama e il Partito comunista indonesiano ( Partai Komunis Indonesia ). C'erano un totale di 34 fazioni rappresentate, divise in tre blocchi, secondo la forma finale dello stato indonesiano che volevano vedere.

Fazione Posti a sedere
Blocco Pancasila (274 posti, 53,3%)
Partito Nazionale Indonesiano (PNI) 119
Partito Comunista Indonesiano (PKI) 60
Proclamazione Repubblica 20
Partito Cristiano Indonesiano (Parkindo) 16
Partito Cattolico 10
Partito Socialista Indonesiano (PSI) 10
Lega dei sostenitori dell'indipendenza indonesiana (IPKI) 8
Altri 31
Blocco islamico (230 seggi, 44,8%)
Masjumi 112
Nahdatul Ulama 91
Partito dell'Unione Islamica Indonesiana (PSII) 16
Associazione Educatori Islamici (Perti) 7
Altri 4
Blocco Socio-Economico (10 posti, 2,0%)
Partito laburista 5
Festa Murba 1
Acoma Party 1
Posti totali 514

sessioni

L'edificio dell'Assemblea Costituente a Bandung

L'Assemblea si riunì nella Gedung Merdeka a Bandung , che era stata utilizzata per la Conferenza Asiatico-Africana del 1955 . C'erano un totale di quattro sessioni.

10-26 novembre 1956

Il 10 novembre 1956 il presidente Sukarno pronuncia il suo discorso di inaugurazione

Il 9 novembre 1956, i membri eletti all'Assemblea costituzionale prestarono giuramento e il giorno successivo l'Assemblea fu ufficialmente inaugurata dal presidente Sukarno, che tenne un discorso sulla costituzione permanente. Wilopo del PNI è stato eletto oratore, e Prawoto Manhkusasmito ( Masjumi ), con Fatchurahman Kafrawi ( NU ), Johannes Leimena (Parkindo), Sakirman ( PKI ) e Hidajat Ratu Aminah (IPKI) come vice oratori.

14 maggio – 7 dicembre 1957

La sessione è iniziata con una discussione su procedure e regolamenti, per poi passare al materiale e al sistema costitutivo. Tuttavia, il dibattito più importante in questa sessione è stato quello sulla base dello stato. C'erano tre proposte. In primo luogo, uno stato basato su Pancasila , la base filosofica per lo stato formulata da Sukarno in un discorso del 1 giugno 1945. Questo è stato visto come un forum per tutti i diversi gruppi e credenze nella società che non sarebbero stati a scapito di nessuno. La seconda proposta era per uno stato basato sull'Islam e la terza era per una struttura socio-economica basata sulla famiglia come stabilito dall'articolo 33 della Costituzione del 1945. Poiché nessuna delle fazioni che sostenevano queste rispettive ideologie era in grado di comandare i necessari 2/3 dei voti necessari, ciò ha comportato una situazione di stallo. I partiti islamici hanno accusato il PKI di ipocrisia per aver sostenuto Pancasila con il suo impegno a credere in Dio piuttosto che nella filosofia socio-economica.

Tra il 20 maggio e il 13 giugno 1957, l'Assemblea discute il materiale da inserire nel dibattito sui diritti umani. In contrasto con il dibattito sulla base dello Stato, tutte le parti erano ampiamente d'accordo sull'importanza di includere disposizioni a garanzia dei diritti umani nella nuova costituzione, e questo è stato successivamente concordato per acclamazione.

13 gennaio – 11 settembre 1958

L'argomento più importante della seconda sessione ha riguardato i diritti umani. Dal 28 gennaio all'11 settembre 1958 si sono svolte 30 sessioni plenarie e un totale di 133 interventi. Tra i diritti concordati c'erano la libertà di religione, i diritti delle donne (anche nel matrimonio), i diritti sanciti dagli articoli 16 e 25 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (diritto al matrimonio e alla formazione di una famiglia, diritto alla salute e prosperità e pari diritti per i bambini nati fuori dal matrimonio), il diritto a un salario ragionevole e la libertà di stampa.

22 aprile – 2 giugno 1959

Il 18 febbraio 1959, il Comitato per la preparazione della Costituzione decise che la sessione plenaria dell'Assemblea del 1959 avrebbe avuto inizio il 29 aprile 1959 (successivamente anticipata di una settimana) e avrebbe discusso la forma dello Stato e del governo, il preambolo della costituzione e le grandi linee della politica statale. Tuttavia, il giorno seguente, il governo decise di attuare il concetto di democrazia guidata di Sukarno sotto la Costituzione del 1945 . Il capo di stato maggiore dell'esercito, il generale Abdul Haris Nasution, aveva proposto per la prima volta un ritorno alla costituzione originaria dell'Indonesia nell'agosto 1958. Sebbene il PNI avesse accettato la sua proposta all'inizio del 1959, la leadership della NU lo fece solo di fronte alle minacce che le accuse di corruzione in corso contro i leader del partito sarebbero essere portato in tribunale, anche se i membri del partito non sono stati consultati. La PKI seguì l'esempio una volta che si rese conto che il ripristino della costituzione era inevitabile. Tuttavia, i membri di Masjumi erano fortemente contrari a causa del potenziale per trasformare la nazione in una dittatura, poiché sarebbe molto facile per il presidente abusare del suo potere. C'erano anche richieste per le clausole sui diritti umani concordate dall'assemblea da includere nella Costituzione del 1945. Il primo ministro Djuanda ha ammesso che ci sono carenze nella Costituzione, ma ha detto che potrebbe essere modificata in un secondo momento. Nel frattempo, l'Esercito organizzava manifestazioni a favore del ritorno alla Costituzione del 1945. Sukarno lasciò il paese in tournée il 23 aprile, con il governo fiducioso di una maggioranza di due terzi nell'Assemblea, sufficiente per reintrodurre la Costituzione del 1945. Tuttavia, il dibattito in Assemblea si è spostato dalle questioni costituzionali alla questione dell'Islam, dividendo i membri. Il governo tentò di fare pressione sulla NU, ma il 23 maggio la proposta di includere la Carta di Giacarta fu respinta in una sessione plenaria dell'Assemblea e la NU si ribellò al ritorno alla Costituzione del 1945. Alla prima votazione del 30 maggio, nonostante fosse aperta a esercitare pressioni sui membri della NU affinché seguano la linea della leadership, il voto è stato di 269 a favore e 199 contrari, meno dei due terzi necessari. Il 1° giugno si è tenuto uno scrutinio segreto, che ha consentito ai membri della NU di modificare il proprio voto all'insaputa, ma è anche fallito, così come una votazione aperta finale il 2 giugno, con appena il 56% a favore. Il giorno dopo, 3 giugno 1959, l'Assemblea andò in pausa, per non incontrarsi mai più.

La fine dell'Assemblea Costituzionale

Nasution voleva che l'esercito ricevesse il merito per il ripristino della Costituzione del 1945 ed era dietro il tentativo di trovare un meccanismo per farlo. Un decreto che lo reimponga potrebbe essere giustificato dall'attuale situazione di emergenza, ma anche l'Assemblea Costituzionale doveva essere rimossa dalla scena. Con l'aiuto della Lega dei sostenitori dell'indipendenza dell'Indonesia (IPKI), la soluzione di Nasution è stata che se la maggioranza dei membri dell'Assemblea si fosse rifiutata di partecipare ai lavori, l'Assemblea avrebbe automaticamente cessato di esistere. L'IPKI quindi istituì un Fronte per la Difesa di Pancasila, composto da 17 partiti minori che avrebbero acconsentito a questo suggerimento. Il PKI e il PNI hanno successivamente affermato che avrebbero partecipato solo al voto per lo scioglimento dell'Assemblea. Il 15 giugno 1959, il Gabinetto Djuanda contattò Sukarno all'estero, consigliandolo di possibili piani d'azione, inclusa l'emissione di un decreto. Due settimane dopo, Sukarno tornò in Indonesia e decise di adottare questa linea d'azione. Il 5 luglio 1959, due giorni dopo aver informato il gabinetto della sua decisione, emanò un decreto che scioglieva l'Assemblea costituente e reimponeva la Costituzione del 1945.

Riferimenti

  • Feith, Herbert (2007) Il declino della democrazia costituzionale in Indonesia Equinox Publishing (Asia) Pte Ltd, ISBN  978-979-3780-45-0
  • Lev, Daniel S (2009) La transizione alla democrazia guidata: politica indonesiana 1957-1959 Equinox Publishing (Asia) Pte Ltd, ISBN  978-602-8397-40-7
  • Nasution, Adnan Buyung (1995) Aspirasi Pemerintahan Konstitutional di Indonesia: Studi Sosio-Legal atas Konstituante 1956-1956 (Traduzione di The Aspiration for Constitutional Government in Indonesia: A Socio-Legal Study of the Indonesian Konstituante 1956-1959) Pustaka Utama Grafiti, Giacarta ISBN  979-444-384-4
  • Repubblica di Indonesia Ministero dell'Informazione (1956) Costituzione provvisoria della Repubblica di Indonesia Giacarta
  • Ricklefs, MC (1991). Una storia dell'Indonesia moderna dal 1200 circa . Stanford: Stanford University Press. ISBN  0-8047-4480-7
  • Saafroedin Bahar, Nannie Hudawati Sinaga, Ananda B.Kusuma et al. (a cura di), (1992) Risalah Sidang Badan Penyelidik Usahah Persiapan Kemerdekaan Indonesian (BPUPKI) Panitia Persiapan Kemerdekaan Indonesia (PPKI) (Verbale delle riunioni dell'Agenzia per gli sforzi investigativi per la preparazione dell'indipendenza indonesiana e del comitato preparatorio per l'indipendenza indonesiana) , Sekretariat Negara Republik Indonesia, Giacarta ISBN  979-8300-00-9

Appunti

link esterno