Orario canonico - Canonical hours

"Il Mattutino di Agnès de Kiqeumberg"

Nella pratica del cristianesimo , le ore canoniche scandiscono le divisioni della giornata in termini di tempi fissi di preghiera a intervalli regolari. Un libro d'ore , principalmente un breviario , normalmente contiene una versione o una selezione di tali preghiere.

Nel Rito Romano , le ore canoniche sono anche chiamate uffici , poiché si riferiscono all'insieme ufficiale delle preghiere della Chiesa, che è conosciuto variamente come officium divinum ("servizio divino" o "dovere divino"), e l' opus Dei ( "opera di Dio"). L'attuale versione ufficiale delle ore nel rito romano della Chiesa cattolica è chiamata Liturgia delle Ore ( latino : liturgia horarum ) in Nord America o ufficio divino in Irlanda e Gran Bretagna.

In Anglicanism , essi sono spesso noti come il quotidiano o il divino ufficio , per distinguerli dagli altri 'uffici' della Chiesa (santa comunione, battesimo, ecc), che sono comunemente osservati settimanalmente o meno spesso. Nelle Chiese cattoliche ortodosse orientali e bizantine , le ore canoniche possono essere chiamate servizi divini e il libro delle ore è chiamato horologion ( greco : Ὡρολόγιον ). Nonostante numerose piccole differenze nella pratica secondo l'usanza locale, l'ordine generale è lo stesso tra i monasteri di rito bizantino, anche se le usanze parrocchiali e cattedrali variano un po' di più a seconda del luogo.

L'uso nelle Chiese ortodosse orientali , nella Chiesa assira d'Oriente e nelle loro controparti cattoliche orientali differiscono l'una dall'altra e da altri riti.

Sviluppo

Ebraismo e Chiesa primitiva

Le ore canoniche derivavano dalla preghiera ebraica . Nel Vecchio Testamento , Dio comandò ai sacerdoti israeliti per offrire sacrifici di animali al mattino e alla sera ( Esodo 29: 38-39 ). Alla fine, questi sacrifici si spostarono dal Tabernacolo al Tempio di Salomone a Gerusalemme .

Durante la cattività babilonese , quando il Tempio non era più in uso, le sinagoghe portavano avanti la pratica e iniziarono ad evolversi i servizi (a ore fisse del giorno) delle letture della Torah , dei salmi e degli inni . Questo "sacrificio di lode" cominciò a sostituirsi ai sacrifici degli animali. Dopo che la gente è tornata in Giudea , anche i servizi di preghiera sono stati incorporati nel culto del tempio.

La guarigione miracolosa del mendicante storpio descritta in Atti degli Apostoli 3:1 avvenne mentre Pietro e Giovanni si recavano al Tempio per l'ora di preghiera delle tre. La pratica delle preghiere quotidiane è nata dalla pratica ebraica di recitare le preghiere in determinati momenti della giornata conosciuti come zmanim : per esempio, negli Atti degli Apostoli , San Pietro e Giovanni Evangelista visitano il Tempio di Gerusalemme per le preghiere del pomeriggio.

Il Salmo 119 :164 afferma: "Sette volte al giorno ti lodo per le tue giuste leggi" (di ciò, Simeone di Tessalonica scrive che "i tempi della preghiera e dei servizi sono sette di numero, come il numero dei doni dello Spirito, poiché le sante preghiere vengono dallo Spirito"). In At 10:9, la decisione di includere i Gentili nella comunità dei credenti, nasce da una visione che Pietro ebbe mentre pregava verso mezzogiorno.

I primi cristiani pregavano i Salmi ( Atti 4:23-30 ), che sono rimasti la parte principale delle ore canoniche. Entro il 60 dC, la Didache , raccomanda ai discepoli di pregare il Padre Nostro tre volte al giorno; questa pratica si fece strada anche nelle ore canoniche. Nel secondo e terzo secolo, Padri della Chiesa come Clemente di Alessandria , Origene e Tertulliano scrissero della pratica delle Lodi e dei Vespri e delle preghiere della terza, della sesta e della nona.

Fin dai tempi della Chiesa primitiva è stata insegnata la pratica di sette tempi fissi di preghiera ; nella Tradizione apostolica , Ippolito istruì i cristiani a pregare sette volte al giorno "al levarsi, all'accensione della lucerna, all'ora di coricarsi, a mezzanotte" e "la terza, la sesta e la nona ora del giorno, ore associate alla passione di Cristo ."

Nella chiesa primitiva, durante la notte prima di ogni festa, si teneva una veglia . La parola "Veglie", dapprima applicata all'Ufficio Notturno, deriva da una fonte latina, cioè le Vigiliae ovvero le veglie notturne o le guardie dei soldati. La notte dalle sei della sera alle sei del mattino era suddivisa in quattro veglie o veglie di tre ore ciascuna, la prima, la seconda, la terza e la quarta.

La sera i fedeli si radunavano nel luogo o chiesa dove si doveva celebrare la festa e si preparavano con preghiere, letture e talvolta anche ascoltando una predica. Plinio il Giovane (63 – c.  113 ) cita non solo tempi fissi di preghiera da parte dei credenti, ma anche servizi specifici – diversi dall'Eucaristia – assegnati a quei tempi: “si riunivano in un giorno stabilito prima che facesse luce, e rivolgevano un forma di preghiera a Cristo, come a una divinità... dopo la quale era loro abitudine separarsi, e poi riunirsi, per consumare in comune un pasto innocuo". Questa veglia era un'istituzione regolare della vita cristiana e fu difesa e altamente raccomandata da S. Agostino e da S. Girolamo.

L'Ufficio delle Veglie era un Ufficio unico, recitato senza interruzione a mezzanotte. Probabilmente nel IV secolo, per spezzare la monotonia di questa lunga preghiera notturna, fu introdotta l'usanza di dividerla in tre parti o Notturni . Giovanni Cassiano, parlando delle Veglie solenni, accenna a tre divisioni di questo Ufficio.

Intorno all'anno 484, il monaco greco-cappadoce Sabba il Santificato iniziò il processo di registrazione delle pratiche liturgiche intorno a Gerusalemme , mentre i riti della cattedrale e della parrocchia nel Patriarcato di Costantinopoli si evolvevano in modo completamente diverso. Le due principali pratiche sono state sintetizzate, a partire dall'VIII secolo , per produrre un ufficio di grande complessità.

Nel 525, Benedetto da Norcia elaborò uno dei primi schemi per la recita del Salterio all'Ufficio. I riforma cluniacense del 11 ° secolo hanno rinnovato l'accento sulla liturgia e le ore canoniche nei conventi riformati della dell'Ordine di San Benedetto , con l'Abbazia di Cluny alla loro testa.

Medioevo

Man mano che la forma dell'orazione fissa si sviluppava nelle comunità monastiche cristiane in Oriente e in Occidente, gli Uffici diventavano sia più elaborati che più complessi, ma il ciclo di preghiera di base forniva ancora la struttura per la vita quotidiana nei monasteri . Entro il IV secolo, gli elementi delle ore canoniche furono più o meno stabiliti. Per il clero secolare (non monastico) e i laici, le preghiere a ore fisse erano per necessità molto più brevi, sebbene in molte chiese la forma delle preghiere a ore fisse divenne un ibrido di pratica secolare e monastica (a volte indicata come " cattedrale' e modelli 'monastici').

In Oriente, lo sviluppo dei Servizi Divini si spostò dall'area intorno a Gerusalemme a Costantinopoli . In particolare, Teodoro Studita ( c.  758c.  826 ) combinò un certo numero di influenze dal rituale di corte bizantino con pratiche monastiche comuni in Anatolia , e vi aggiunse una serie di inni composti da lui stesso e da suo fratello Giuseppe (vedi typikon per maggiori dettagli).

In Occidente, la Regola di san Benedetto (scritta nel 516) si modellava sulle sue linee guida per le preghiere sui costumi delle basiliche di Roma . Fu lui che espose il concetto nella preghiera cristiana dell'inseparabilità della vita spirituale dalla vita fisica. San Benedetto ha affermato il detto Ora et labora - "Pregate e lavorate". L'Ordine di San Benedetto iniziò a chiamare le preghiere Opus Dei o "Opera di Dio".

Al tempo di san Benedetto da Norcia , autore della Regola, la Liturgia monastica delle Ore era composta da sette ore diurne e una notturna. Associava la pratica al Salmo 118/119:164, "Sette volte al giorno ti lodo", e al Salmo 118/119:62, "A mezzanotte mi alzo per lodarti". Le preghiere ad ora fissa divennero note come "Ufficio divino" (ufficio proveniente da "officium" , lett. "dovere").

Inizialmente il termine " Matins " dal latino matutinus , che significa "di o appartenente al mattino", veniva applicato ai salmi recitati all'alba. Dapprima " Lodi " (cioè lodi) derivavano dai tre ultimi salmi dell'Ufficio (148, 149, 150), in tutti i quali la parola laudate è ripetuta frequentemente, e a tal punto che originariamente la parola Lodi designava la fine , vale a dire, questi tre salmi con la conclusione.

Nel IV secolo la parola "mattin" fu associata alla preghiera originariamente offerta al canto del gallo. e, secondo la Regola di san Benedetto del VI secolo , potrebbe essere calcolata come l'ottava ora della notte (l'ora che iniziava verso le 2 di notte). Al di fuori dei monasteri pochi si alzavano di notte per pregare. Al mattino si diceva l'ora canonica della veglia, seguita subito dalle lodi, e il nome di "mattino" sostituì quello di "veglie". A poco a poco il titolo "Lodi" fu applicato all'ufficio del primo mattino.

Già ben stabilite dal IX secolo in Occidente, queste ore canoniche consistevano in liturgie di preghiera quotidiane :

Le tre ore principali erano il Mattutino, le Lodi ei Vespri; le ore minori Terza, Sesta, Nona e Compieta.

Breviario di Beatrice van Assendelft, 1485

Man mano che l'Ufficio Divino diventava più importante nella vita della Chiesa, i rituali diventavano più elaborati. Pregare l'Ufficio richiedeva già vari libri, come un Salterio per i salmi, un lezionario per trovare la lettura della Scrittura assegnata per il giorno, una Bibbia per proclamare la lettura, un inno per cantare, ecc. Mentre le parrocchie crescevano nel Medioevo. dalle cattedrali e dalle basiliche occorreva un modo più sintetico di organizzare le ore. Si sviluppò così una sorta di elenco chiamato breviario , che dava il formato dell'ufficio quotidiano ei testi da utilizzare.

La diffusione dei breviari alla fine raggiunse Roma, dove papa Innocenzo III ne estese l'uso alla Curia romana . I francescani cercavano un breviario di un volume per i loro frati da usare durante i viaggi, quindi l'ordine adottò il Breviarium Curiae , ma sostituendo il salterio di rito gallicano al romano. I francescani diffusero gradualmente questo breviario in tutta Europa. Alla fine, papa Niccolò III adottò il breviario francescano ampiamente usato come breviario usato a Roma. Nel XIV secolo il breviario conteneva l'intero testo delle ore canoniche.

In generale, quando i libri secolari moderni fanno riferimento alle ore canoniche nel Medioevo , questi sono i tempi equivalenti:

  • Veglia (ottava ora di notte: 2 del mattino)
  • Mattutino (una parte successiva della Veglia, dalle 3 del mattino all'alba)
  • Lodi (alba; circa 5 del mattino, ma varia stagionalmente)
  • Prime (mattina presto, la prima ora di luce del giorno, circa le 6 del mattino)
  • Terza (terza ora, ore 9.00)
  • Sesta (sesta ora, mezzogiorno)
  • Nessuno (nona ora, 15:00)
  • Vespri (tramonto, ore 18 circa)
  • Compieta (fine della giornata prima di andare a dormire, circa 19:00)

Le campane della chiesa sono suonate negli orari fissi di queste ore canoniche in alcune tradizioni cristiane come invito alla preghiera.

Uffici diurni

Tradizionalmente, i monaci cristiani pregavano l'Ufficio divino nel quaderno della chiesa.

Gli uffici diurni o uffici diurni ( latino ecclesiastico : horae diurnae ) sono le ore canoniche durante il giorno. L'interpretazione del loro numero e della loro identità varia.

La regola monastica redatta da Benedetto da Norcia ( c.  480c.  547 ) distingue tra le sette ore canoniche diurne di lodi (alba), prima (alba), terza (metà mattina), sesta (mezzogiorno), nessuna ( metà pomeriggio), i vespri (tramonto), compieta (ritiro) e l'unica ora canonica notturna della veglia notturna . Collega i sette uffici diurni con il Salmo 118/119 :164, "Sette volte al giorno ti lodo per le tue giuste regole"; e l'ufficio notturno con Salmo 118/119 :62, "A mezzanotte mi alzo per lodarti, a motivo delle tue giuste regole",

In questo computo, l'unico ufficio notturno, insieme alle lodi e ai vespri, sono le tre ore maggiori , le altre cinque sono le ore minori o piccole .

Secondo Dwight E. Vogel, Daniel James Lula e Elizabeth Moore gli uffici diurni sono Terza , Sesta , e nessuno , che si distinguono dai maggiori ore di mattutino (preghiera del mattino), lodi e vespri e dalla notte ore di compieta e veglia .

Rito Romano

Nella Chiesa latina della Chiesa Cattolica, i vescovi, i sacerdoti e i diaconi sono tenuti a recitare ogni giorno l'intera sequenza delle ore, attenendosi per quanto possibile all'ora esatta, e utilizzando il testo dei libri liturgici approvati che applicare a loro. I laici sono esortati a pregare le ore.

Revisioni

Il Concilio di Trento , nella sua seduta finale del 4 dicembre 1563, affidò al Papa la riforma del Breviario. Il 9 luglio 1568, papa Pio V , successore del papa che chiuse il Concilio di Trento, ne promulgò un'edizione, nota come Breviario Romano , con la sua Costituzione apostolica Quod a nobis , imponendola nello stesso modo in cui, due anni in seguito, impose il suo Messale Romano . I papi successivi modificarono il Breviario Romano di Papa Pio V. Papa Pio XII iniziò a riformare il Breviario Romano, consentendo l'uso di una nuova traduzione dei Salmi e stabilendo una commissione speciale per studiare una revisione generale, in vista della quale tutti i vescovi cattolici fossero consultato nel 1955. Il suo successore, Papa Giovanni XXIII , ne fece un'ulteriore revisione nel 1960.

Revisioni del Concilio Vaticano II

Dopo il Concilio Vaticano II , il rito romano della Chiesa cattolica ha semplificato l'osservanza delle ore canoniche e ha cercato di renderle più adatte alle esigenze dell'apostolato odierno e accessibili ai laici, sperando di ripristinare il loro carattere di preghiera di tutta la Chiesa.

Il consiglio ha abolito l'ufficio di Primo, e ha previsto un modo di distribuire i salmi per un periodo di più di 1 settimana. Il breviario romano è pubblicato con il titolo Liturgia Horarum . Una traduzione è pubblicata dalla Catholic Book Publishing Corp. con il titolo La Liturgia delle Ore in quattro volumi, ordinati secondo i tempi liturgici dell'anno liturgico.

Gli attuali libri liturgici per la celebrazione delle ore in latino sono quelli della editio typica altera (seconda edizione tipica) promulgata nel 1985. Il titolo ufficiale è Officium Divinum, Liturgia Horarum iuxta Ritum Romanum, editio typica altera .

Traduzioni ufficiali in inglese

  • L'Ufficio Divino è tradotto da una commissione costituita dalle Conferenze Episcopali di Inghilterra e Galles, Australia e Irlanda. Pubblicata per la prima volta nel 1974 da HarperCollins , questa edizione è l'edizione inglese approvata per l'uso nei paesi di cui sopra, così come in molte diocesi asiatiche e africane.
  • La Catholic Truth Society ha pubblicato la preghiera durante il giorno nel 2009.
  • La Liturgia delle Ore è tradotta dalla Commissione Internazionale sull'Inglese nella Liturgia (ICEL). Pubblicata per la prima volta nel 1975 dalla Catholic Book Publishing Company negli Stati Uniti, questa edizione è l'edizione inglese approvata per l'uso negli Stati Uniti, in Canada e in molte altre diocesi di lingua inglese.

Pratica corrente

Dopo il Concilio Vaticano II , che decise la soppressione dell'Ora delle Prime, Papa Paolo VI decretò un nuovo ordinamento della Liturgia delle Ore. L'uso moderno della Liturgia delle Ore si concentra sulle tre ore maggiori e dalle due alle quattro ore minori.

Le ore maggiori consistono nell'Ufficio delle Letture (ex Mattutino), Mattutino (o Lodi) e Vespri (o Vespri). Il carattere delle Lodi mattutine è quello della lode; dei Vespri, quello del ringraziamento. La Preghiera Notturna ha carattere di riflessione sul giorno che è passato e di preparazione dell'anima al suo passaggio alla vita eterna. In ogni ufficio, i salmi e il cantico sono incorniciati da antifone e ciascuno si conclude con la tradizionale dossologia cattolica .

Uso del rito bizantino

Sviluppo storico


Poiché il rito di Costantinopoli si è evoluto come sintesi di due distinti riti - il rito della cattedrale di Costantinopoli chiamato "asthmatiki akolouthia" ("servizi cantati") e il tipico monastico della Santa Lavra di San Sabba il Consacrato vicino a Gerusalemme - i suoi uffici sono altamente sviluppato e abbastanza complesso.

Varianti locali

Nel rito esistono due strati principali, quei luoghi che hanno ereditato le tradizioni della Chiesa russa a cui era stato dato solo il typicon monastico sabbaite che è usato fino ad oggi nelle parrocchie e cattedrali così come nei monasteri, e ovunque dove alcuni resti del rito della cattedrale rimase in uso; pertanto, il rito praticato nei monasteri di tutto il mondo assomiglia alla recensione russa, mentre le usanze non monastiche non russe differiscono in modo significativo. Ad esempio, nella tradizione russa, la " veglia tutta la notte " viene servita in ogni chiesa il sabato sera e le vigilie delle feste (anche se può essere ridotta in due ore) mentre altrove è consuetudine avere il Mattutino la mattina della festa; tuttavia, in quest'ultimo caso, Vespri e mattutino sono un po' meno abbreviati, ma la Divina Liturgia inizia alla fine del mattutino e le ore non vengono lette, come nel caso dell'estinto rito della cattedrale di Costantinopoli.

Inoltre, con l'evolversi del rito in vari luoghi, sorsero diverse usanze; un saggio su alcuni di questi è stato scritto dall'arcivescovo Basil Krivoshein ed è pubblicato in rete.

Libri liturgici

L' Horologion ( ῾Ωρολόγιον ; slavo ecclesiastico : Chasoslov , Часocлoвъ ), o Libro delle Ore , fornisce le parti fisse del ciclo giornaliero dei servizi ( akolouthies , ἀκολουθίες ) come utilizzato dalle chiese ortodosse orientali e cattoliche orientali .

In questo quadro fisso si inseriscono numerose parti mobili del servizio. Questi sono presi da una varietà di libri liturgici:

  • Salterio (greco: Ψαλτήρ(ιον) , "Salterio(ion)" ; slavo: Ѱалтырь o Ѱалтирь , "Saltiro" ) Un libro contenente i 150 Salmi divisi in 20 sezioni chiamate Kathismata insieme ai nove cantici bibliciche vengono cantati a Mattutino; sebbene questi cantici fossero stati cantati nella loro interezza, essendo stati nel tempo integrati da inni intervallati (analogamente alle stichera ) per formare il Canone , i cantici stessi sono ora usati regolarmente solo in pochi grandi monasteri. Il Salterio contiene anche i vari "salmi scelti", ciascuno composto da versetti di una varietà di salmi, cantati a mattutino nei giorni di festa, nonché tabelle per determinare quali Kathismata devono essere letti ad ogni servizio; oltre ai Salmi letti negli uffici quotidiani, tutti i Salmi vengono letti ogni settimana e, durante la Grande Quaresima, due volte alla settimana.
  • Octoechos (greco:Ὀκτώηχος; slavo:Октоихъ, OktoikhoОсмогласникъ, Osmoglasnik)—Letteralmente, il Libro degli "Otto Toni" omodi. Questo libro contiene un ciclo di otto settimane, uno per ciascuno degli ottoechoi(modi ecclesiasticidelsistema musicale bizantino degli otto modi), fornendo testi per ogni giorno della settimana per Vespri, Mattutino, Compieta e (la domenica) il Ufficio di mezzanotte. Le origini di questo libro risalgono a composizioni diSan Giovanni Damasceno.
  • Menaion (in greco:Μηναίον; in slavo:Минїѧ,Miniya)—Un set di dodici volumi che fornisce testi liturgici per ogni giorno dell'anno solare, stampati in 12 volumi, uno per ogni mese dell'anno. Un altro volume, ilMenaiongenerale, contiene i propri per ogni classe di santi da utilizzare quando i propri per un particolare santo non sono disponibili. Inoltre, i santi venerati localmente possono avere servizi in volumi supplementari, opuscoli o manoscritti.
  • Menologion Raccolta delle vite dei santi e commenti sul significato delle feste per ogni giorno dell'anno solare, stampata anche in 12 volumi, destinata ad essere letta durante il pasto nei monasteri e, quando c'è una veglia notturna per un giorno di festa, tra Vespri e Mattutino.
  • Triodion (in greco:Τριῴδιον,Triodion; in slavo:Постнаѧ Трїωдь,Postnaya Triod; in rumeno:Triodul), chiamato anche Triodion quaresimale. IlTriodionquaresimalecontiene i propri per:
  • Pentecostarion (in greco:Πεντηκοστάριον,Pentekostarion; in slavo:Цвѣтнаѧ Трїωдь,Tsvetnaya Triod, letteralmente "Triodon fiorito"; in rumeno:Penticostar) Questo volume contiene i propri per il periodo dallaPasquaalla domenica di Ognissanti. Tale periodo può essere suddiviso nei seguenti periodi:
  • Synaxarion (greco:Συναξάριον; rumeno:Sinaxar)—Il Synaxarion contiene per ogni giorno dell'anno brevi vite dei santi e significati delle feste celebrate, nominate per essere lette dopo ilKontakione l'Oikosa Mattutino.
  • Irmologion (greco:῾Ειρμολόγιον; slavonico:Ирмологий,Irmologii) —Contiene l' Irmoi cantato alCanonedel Mattutino e altri servizi.
  • Libro del servizio del sacerdote (in greco: ῾Ἱερατικόν , Ieratikon ; in slavo: Слѹжебникъ , Sluzhebnik ) —Contiene le parti dei servizi che sono detti dal sacerdote e dal diacono e sono dati a un diacono e a un sacerdote con i suoi paramenti durante l' ordinazione .
  • Libro dei servizi del Vescovo (in greco: Ἀρχιιερατικόν Archieratikon , in slavo: Чиновникъ , Chinovnik ) le parti dei servizi che vengono dette dal Vescovo; per le Ore Canoniche, questo differisce poco da ciò che è nel Libro dei Servizi del Sacerdote.
  • Libro dei Vangeli (in greco: Ευαγγέλιον , Evangélion ) Libro contenente i 4 Vangeli disposti come letti ai servizi divini.
  • Libro degli Apostoli (in greco: Απόστολος , Apostolos ; in slavo: Апостолъ , Apostol ) Contiene le letture per la Divina Liturgia dagli Atti degli Apostoli e dalle Epistole insieme ai versi Prokeimenon e Alleluia che vengono cantati con le letture.
  • Scritti patristici Molti scritti dei Padri della Chiesa sono prescritti da leggere a mattutino e, durante la grande quaresima, a ore; in pratica ciò avviene solo in alcuni monasteri e spesso in essi l'abate prescrive letture diverse da quelle delle rubriche scritte. pertanto non è consuetudine enumerare tutti i volumi necessari per questo.
  • Collezioni (greco: Ανθολόγιον , Anthologion ; slavonico: Сборникъ , Sbornik ) Sono disponibili numerose antologie minori che erano abbastanza comuni prima dell'invenzione della stampa ma sono ancora di uso comune sia per l'enorme volume di una serie completa di testi liturgici sia perché i testi integrali non sono ancora stati tradotti nelle diverse lingue attualmente in uso.
  • Typicon (greco:Τυπικόν,Typikon; slavonico:Тѵпико́нъ,Typikonoуста́въ,ustav) Contiene tutte le regole per l'esecuzione dei servizi divini, dando indicazioni per ogni possibile combinazione dei materiali dai libri sopra menzionati nel ciclo giornaliero di Servizi.

Cicli liturgici

Vari cicli dell'anno liturgico influenzano il modo in cui i materiali dei libri liturgici (sopra) sono inseriti nei servizi quotidiani:

Ciclo settimanale

Ogni giorno della settimana ha la sua commemorazione:

La maggior parte dei testi proviene dall'Octoechos , che ha una grande raccolta di inni per ogni giorno della settimana per ciascuno degli otto toni; durante la grande quaresima e, in misura minore, la pre-quaresimale, il Triodion quaresimale lo integra con inni per ogni giorno della settimana per ogni settimana di quel tempo, come fa il Pentecostarion durante il tempo pasquale. Inoltre, ci sono testi fissi per ogni giorno della settimana che sono nell'Horologion e nel Libro dei Servizi del Sacerdote (ad esempio, congedo ) e il Kathismata (selezioni dal Salterio ) sono governati dal ciclo settimanale in concomitanza con la stagione.

Ciclo fisso

Le commemorazioni sul Ciclo Fissa dipendono dal giorno dell'anno solare, e anche, occasionalmente, da giorni specifici della settimana che cadono vicino a date di calendario specifiche, ad esempio, la domenica prima dell'Esaltazione della Croce . I testi di questo ciclo si trovano nel Menaion .

Ciclo Pasquale

Le commemorazioni sul Ciclo Pasquale ( Ciclo Mobile) dipendono dalla data della Pasqua (Pasqua) . I testi di questo ciclo si trovano nel Triodion quaresimale , nel Pentecostarion , nell'Octoechos e anche, poiché le letture quotidiane dell'Epistola e del Vangelo sono determinate da questo ciclo, nel Libro dei Vangeli e nel Libro degli Apostoli . Il ciclo dell'Ottoeco continua attraverso la successiva Grande Quaresima, quindi le parti variabili dei servizi quaresimali sono determinate dalle date di Pasqua dell'anno precedente e dell'anno in corso.

Ciclo di 8 settimane degli Octoechos

Il ciclo degli otto toni si trova negli Octoechos e dipende dalla data di Pasqua e inizia con la domenica dopo (l'ottavo giorno di) Pasqua , quella settimana usando il primo tono , la settimana successiva usando il secondo tono, e così, ripetendo per tutta la settimana che precede la successiva Domenica delle Palme .

Ciclo di 11 settimane dei Vangeli del Mattutino

Le parti di ciascuno dei Vangeli dalla narrazione della Resurrezione fino alla fine sono divise in undici letture che vengono lette nelle domeniche successive al mattutino; ci sono inni cantati al Mattutino che corrispondono al Vangelo del Mattutino di quel giorno .

Ciclo giornaliero dei servizi

Il Ciclo Giornaliero inizia con i Vespri e prosegue per tutta la notte e il giorno secondo la seguente tabella:

Nome del servizio in greco Nome del servizio in inglese Tempo storico di servizio Tema
Esperinos ( Ἑσπερινός ) Vespri Al tramonto Glorificazione di Dio, Creatore del mondo e sua Provvidenza
Apodepnon ( ον ) Compieta All'ora di dormire Il sonno come immagine della morte, illuminato dall'Erpiciamento dell'Inferno di Cristo dopo la Sua morte
Mesonyktikon ( ονυκτικόν ) Ufficio di mezzanotte A mezzanotte la preghiera di mezzanotte di Cristo nel Getsemani; un promemoria per essere pronti per lo Sposo che viene a mezzanotte e il Giudizio Universale
Orthros ( ος ) Mattutino o Orthros Veglie mattutine, che terminano all'alba Il Signore ci ha dato non solo la luce del giorno, ma la luce spirituale, Cristo Salvatore
Prote Ora ( Ὥρα ) Prima ora (prima) Alle ~6 del mattino Cristo viene portato davanti a Pilato
Trite Ora ( Ὥρα ) Terza Ora (Terza) Alle ~9 del mattino Il giudizio di Pilato su Cristo e la discesa dello Spirito Santo a Pentecoste , avvenuta a quest'ora
Ekte Ora ( Ὥρα ) Sesta ora (Sesto) A mezzogiorno La crocifissione di Cristo , avvenuta a quest'ora
Ennate Ora ( Ὥρα ) Nona ora (nessuna) Alle ~15:00 La morte di Cristo, avvenuta a quest'ora
Tipica ( τυπικά ) o Pro-Liturgia Tipico segue la sesta o la nona ora

La Tipica viene servita ogni volta che la Divina Liturgia non viene celebrata al suo tempo abituale, cioè quando c'è una Liturgia vesperale o nessuna Liturgia. Nei giorni in cui la Liturgia può essere celebrata all'ora consueta, all'ora sesta (o Mattutino, dove si usa poi servire la Liturgia) segue la Tipica e vi si leggono l'Epistola e il Vangelo del giorno; altrimenti, nei giorni aliturgici o quando si celebra la Liturgia ai vespri, la Typica ha una forma molto più breve e si celebra tra l'ora nona ei vespri.

Inoltre, ci sono Inter-ore per la prima, la terza, la sesta e la nona. Si tratta di servizi di struttura simile, ma più brevi degli orari. il loro uso varia con l'usanza locale, ma generalmente sono usati solo durante il digiuno della Natività, il digiuno degli apostoli e il digiuno della Dormizione nei giorni in cui l'alleluia quaresimale sostituisce "Dio è il Signore" a mattutino, cosa che può essere fatta a discrezione dell'ecclesiarch quando non si celebra la Divina Liturgia.

Oltre a queste preghiere pubbliche, ci sono anche preghiere private prescritte sia per i monaci che per i laici; in alcuni monasteri, invece, queste vengono lette in chiesa. Questi includono le lodi e le preghiere del mattino e della sera (e, in Russia, i canoni ) da pregare in preparazione per ricevere l' Eucaristia .

L'intero ciclo di servizi viene solitamente servito solo in monasteri, cattedrali e altri katholika . Nei monasteri e nelle parrocchie di tradizione russa si leggono la Terza e la Sesta Ore durante la Protesi (Liturgia della Preparazione) ; in caso contrario, la Protesi viene servita durante il Mattutino, la cui parte finale viene omessa, la Liturgia dei Catecumeni che inizia subito dopo il tropario successivo alla Grande Dossologia .

L' Ufficio di mezzanotte è raramente servito nelle chiese parrocchiali, tranne che durante la Veglia Pasquale come ufficio essenziale in cui il sudario viene rimosso dalla tomba e portato all'altare.

Aggregati

Le varie Ore Canoniche sono, in pratica, raggruppate in aggregati in modo che ci siano tre momenti principali di preghiera al giorno: Sera, Mattina e Mezzogiorno. I raggruppamenti più comuni sono i seguenti:

Giorni ordinari

  • Sera – Nona Ora, Vespri, Compieta
  • Vigilanze mattutine – Ufficio di mezzanotte, mattutino, prima ora
  • Mattina – Terza Ora, Sesta Ora e Divina Liturgia o Tipica

Giorni feriali durante la quaresima

  • Sera – Grande Compieta
  • Vigilanze mattutine – Ufficio di mezzanotte, mattutino, prima ora
  • Mattina – Ora Terza, Ora Sesta, Ora Nona, Tipica , Vespri (a volte con la Liturgia dei Doni Presantificati o, nell'Annunciazione, la Liturgia di San Giovanni Crisostomo)

Quando c'è una veglia tutta la notte

La vigilia delle Grandi Feste e, in alcune tradizioni, tutte le domeniche, si usa questo raggruppamento. Tuttavia, la veglia di tutta la notte è di solito ridotta in modo da non durare letteralmente "tutta la notte" e può durare anche solo due ore; d'altra parte, sull'Athos e nelle istituzioni monastiche molto tradizionali, quel servizio seguito dalle ore e dalla Liturgia può durare fino a 18 ore.

  • Pomeriggio – Nona Ora, Piccoli Vespri, Compieta (dove non si legge all'inizio della Veglia)
  • Prima notte – Compieta (dove non è consuetudine seguire vespri piccoli), Grandi Vespri, una lettura, Mattutino, Prima ora

Quando vengono lette le ore reali

  • Sera – Nona Ora, Vespri, Compieta
  • Morning Watches – Ufficio di mezzanotte, Mattutino
  • Mattina – Prima, Terza, Sesta e Nona Ore e i Tipici

Alla vigilia di Natale, Teofania e Annunciazione

Quando la festa è un giorno feriale (o, nella tradizione russa, in qualsiasi giorno di Natale, Teofania), i Vespri (con la Liturgia nella maggior parte dei casi) vengono serviti all'inizio della giornata e quindi la Grande Compieta funziona come i Grandi Vespri nel veglie di altre feste.

  • Sera – Grande Compieta (in alcune tradizioni) e, se c'è una Veglia di Tutta la Notte, la lettura, mattutino, prima ora.
  • Morning Watches – (a meno che non ci sia una veglia tutta la notte) ufficio di mezzanotte, mattutino, prima ora.

Rito Alessandrino

L' Agpeya è un breviario utilizzato nel cristianesimo ortodosso orientale per pregare le ore canoniche in orari di preghiera fissi durante il giorno.

Il rito alessandrino è osservato dalla Chiesa copta ortodossa di Alessandria e dalla Chiesa copta cattolica . Il ciclo delle ore canoniche è in gran parte monastico, composto principalmente da letture di salmi. L'equivalente copta del bizantina Horologion è l'Agpeya .

Esistono sette ore canoniche, corrispondenti in gran parte all'ordine bizantino, con un'ulteriore "Preghiera del Velo" che viene recitata da Vescovi, Sacerdoti e Monaci (qualcosa come l' Ufficio di mezzanotte bizantino ).

Le ore sono ordinate cronologicamente, ciascuna contenente un tema corrispondente ad eventi della vita di Gesù Cristo:

  • "Lode di mezzanotte" (detto al mattino presto prima dell'alba) commemora la seconda venuta di Cristo. Consiste di tre veglie, corrispondenti alle tre fasi della preghiera di Cristo nell'orto del Getsemani ( Matteo 25:1–13 ).
  • Prime (alba) si dice al risveglio al mattino o dopo la lode di mezzanotte della notte precedente. Associato con l'eternità di Dio, l'incarnazione di Cristo e la sua risurrezione dai morti.
  • Terza (9:00) commemora il processo di Cristo davanti a Pilato , la discesa dello Spirito Santo a Pentecoste .
  • Sesta (mezzogiorno) commemora la Passione di Cristo.
Prima di ogni Divina Liturgia si prega la Terza e la Sesta.
  • Nessuno (15:00) commemora la morte di Cristo sulla Croce. Quest'ora viene letta anche durante i giorni di digiuno.
  • Vespri (tramonto) commemora la deposizione di Cristo dalla Croce.
  • Compieta (21:00 – prima di coricarsi) commemora la sepoltura di Cristo, il Giudizio Finale.
Vespri e Compieta vengono entrambi letti prima della Liturgia durante la Quaresima e il Digiuno di Ninive .
  • Il Velo è riservato a vescovi, sacerdoti e monaci, come esame di coscienza.

Ognuna delle Ore segue lo stesso schema di base:

  • Introduzione, che include la preghiera del Signore
  • Preghiera di ringraziamento
  • Salmo 50 (LXX).
  • Salmi vari
  • Un estratto dal Santo Vangelo
  • Litanie brevi
  • Alcune preghiere (solo durante Prima e Compieta)
  • Lord Have Mercy viene quindi cantato 41 volte (che rappresentano le 39 frustate ricevute da Cristo prima della crocifissione, più una per la lancia nel fianco, più una per la corona di spine)
  • Preghiera di "Santo Santo Santo..." e Preghiera del Signore
  • Preghiera di Assoluzione
  • Preghiera di ogni ora

Rito siriaco orientale

Il rito siriaco orientale (noto anche come rito caldeo, assiro o persiano) è stato storicamente utilizzato in Siria, Mesopotamia, Persia e Malabar . Il nucleo dell'Ufficio quotidiano è naturalmente principalmente la recita del Salterio. Di solito ci sono sette ore regolari di servizio; i seguenti sono i tempi di preghiera:

  • Ramsha (ܪܲܡܫܵܐ) o Liturgia Evening (6 pm)
  • Suba-a (ܣܘܼܒܵܥܵܐ) o la Liturgia della Cena (21:00)
  • Lelya (ܠܸܠܝܵܐ) o Liturgia notturna (12:00)
  • Qala d-Shahra ( ܩܵܠܵܐ ܕܫܲܗܪܵ ) o la Liturgia della Veglia (3 del mattino), un uso raro
  • Sapra (ܨܲܦܪܵܐ) o Liturgia del mattino (6 am)
  • Quta'a (ܩܘܼܛܵܥܵܐ) o Liturgia della Terza Ora (9:00)
  • Endana (ܥܸܕܵܢܵܐ) o Liturgia di mezzogiorno (12 pm)
  • D-Bathsha Shayin alle 15:00.

Quando esistevano i monasteri siriaci orientali (cosa che non è più il caso) in essi erano consuetudine sette ore di preghiera e ad ogni servizio venivano recitate tre hulali (sezioni) del Salterio. Ciò realizzerebbe l'impresa unica della recita comune dell'intero Salterio ogni giorno.

L'attuale disposizione prevede sette hulali ad ogni servizio notturno feriale , dieci la domenica, tre sulle "Memorie", e l'intero Salterio nelle feste del Signore. Al servizio serale c'è una selezione da quattro a sette salmi, che varia con il giorno della settimana, e anche un Shuraya , o salmo breve, con generalmente una parte del Salmo 118 , che varia con il giorno della quindicina. Al servizio mattutino i salmi invariabili sono 109, 90, 103:1–6, 112, 92, 148, 150, 116. Sulle ferias e sui "memoriali" il Salmo 146 è detto dopo il Salmo 148, e sulle ferias Salmo 1:1– 18, viene alla fine dei salmi.

Il resto dei servizi consiste in preghiere, antifone, litanie e versi ( giyura ) inseriti, come la stichera greca , ma in modo più esteso, tra i versetti dei salmi. La domenica si recita il Gloria in Excelsis e Benedicte al posto del Salmo 146. Sia i servizi del mattino che quelli della sera si concludono con diverse preghiere, una benedizione ( Kuthama , " Suggellamento "), il bacio della pace e il Credo.

Le variabili, oltre ai salmi, sono quelle della festa o del giorno, che sono pochissime, e quelle del giorno della quindicina. Queste quindicine consistono in settimane chiamate "Prima" ( Qdham ) e "Dopo" ( Wathar ), secondo quale dei due cori inizia il servizio. Quindi il libro dell'Ufficio Divino è chiamato Qdham u wathar , o per intero Kthawa daqdham wadhwathar , il "Libro del prima e del dopo".

Il calendario liturgico siriaco orientale è unico. L'anno è diviso in periodi di circa sette settimane ciascuno, chiamati Shawu'i ; questi sono l'Avvento (chiamato Subara , "Annunciazione"), l'Epifania, la Quaresima, la Pasqua, gli Apostoli, l'Estate, "Elia e la Croce", "Mosè", e la "Dedicazione" ( Qudash idta ). "Mosè" e la "Dedica" hanno solo quattro settimane ciascuno. Le domeniche sono generalmente chiamate dopo la Shawu'a in cui si verificano, "Quarta domenica dell'Epifania", "Seconda domenica dell'Annunciazione", ecc., anche se a volte il nome cambia nel mezzo di una Shawu'a . La maggior parte delle "Memorie" ( dukhrani ), o giorni dei santi, che hanno vocazioni speciali, si svolgono nei venerdì tra Natale e Quaresima, e sono quindi feste mobili; ma alcuni, come il Natale , la Teofania , la Dormizione , e una trentina di giorni più piccoli senza letture adeguate, sono in giorni fissi.

Ci sono quattro periodi di digiuno più brevi oltre alla Grande Quaresima ; questi sono:

  • il Digiuno di Mar Zaya (tre giorni dopo la seconda domenica di Natività)
  • il Digiuno delle Vergini (dopo la prima domenica dell'Epifania)
  • il Digiuno dei Niniviti (settanta giorni prima di Pasqua)
  • il Digiuno di Mart Mariam (Nostra Signora) (dal primo al quattordici agosto)

Il digiuno dei niniviti commemora il pentimento di Ninive alla predicazione di Giona ed è custodito con cura. Quelli di Mar Zaya e dei Virgins sono quasi obsoleti. Il rito di Malabar ha ampiamente adottato il calendario romano e diversi giorni romani sono stati aggiunti a quello dei cattolici caldei . La Pasqua caldea coincide con quella della Chiesa ortodossa orientale, poiché il calendario giuliano viene utilizzato per calcolare la Pasqua. Gli anni sono numerati, non dalla nascita di Cristo, ma dall'era seleucide (anno 1 = 311 aC).

Rito siriaco occidentale

Lo Shehimo è un breviario usato nell'Ortodossia indiana e nell'Ortodossia siriaca per pregare le ore canoniche in orari di preghiera fissi durante il giorno mentre si è rivolti verso est .

Il rito siriaco occidentale , utilizzato in India e in Siria dagli indiani ortodossi e siro-ortodossi (giacobiti), nonché dai cattolici di rito siriaco , è nella sua origine semplicemente l'antico rito di Antiochia in lingua siriaca. La traduzione deve essere stata fatta molto presto, evidentemente prima della divisione della chiesa su Calcedonia , prima che iniziasse l'influenza di Costantinopoli sul rito antiochiano. Non c'è dubbio che non appena le comunità cristiane sorsero nelle zone rurali della Siria, le preghiere che nelle città (Antiochia, Gerusalemme, ecc.) erano recitate in greco, furono, naturalmente, tradotte in siriaco per l'uso comune.

In conformità con il Salmo 119 :164, "Sette volte al giorno ti ho lodato per i tuoi giudizi, o giusto", la Chiesa siro-ortodossa osserva sette servizi di preghiera ogni giorno:

  • Preghiera della sera o di Ramsho (Vespri)
  • Disegno del Velo o Sootoro , che significa "Protezione", dal Salmo 91, che si canta in questa preghiera, "Colui che siede sotto la protezione dell'Altissimo" (Compieta)
  • Preghiera di mezzanotte o Lilyo ( mattino )
  • Preghiera del mattino o Saphro (Prime, 6:00)
  • Terza ora o Tloth sho`in preghiera (Terza, 9.00)
  • Sesta ora o Sheth sho`in preghiera (Sesta, mezzogiorno)
  • Nona ora o Tsha' sho`in preghiera (nessuna, 15:00)

La preghiera di mezzanotte (mattino) è composta da tre qawme o " guardie " (letteralmente "classifica"). Come in altri riti tradizionali, la giornata ecclesiastica inizia la sera al tramonto con i Vespri ( Ramsho ). Oggi, anche nei monasteri, le funzioni sono raggruppate: si recitano insieme Vespri e Compieta; Mattutino e Primo si dicono insieme; e la Terza, la Sesta e la Nona Ore si dicono insieme; con conseguente tre momenti di preghiera ogni giorno.

Il Libro d'Ore siro-ortodosso è chiamato Shehimo , "semplice preghiera". Lo Shehimo ha uffici per le ore canoniche per ogni giorno della settimana. Ogni ufficio canonico inizia e termina con un qawmo , un insieme di preghiere che include la preghiera del Signore . Alla fine dell'ufficio si recita il Credo di Nicea. La gran parte dell'ufficio consiste in lunghi poemi liturgici composti allo scopo, simili alle odi bizantine .

Rito Armeno

I servizi quotidiani nella Chiesa apostolica armena e nella Chiesa cattolica armena sono composti da nove servizi. Il ciclo quotidiano della preghiera inizia con il servizio notturno, secondo l'antica credenza che un nuovo giorno inizi al calare della notte.

Il servizio notturno (mezzanotte) Dedicato alla lode di Dio Padre . I temi del servizio sono: il ringraziamento a Dio per la benedizione del sonno e la richiesta che il resto della notte passi in pace e tranquillità, e che il giorno successivo sia trascorso in purezza e rettitudine.

Il servizio mattutino (alba) Dedicato alla lode di Dio Figlio . Simboleggia la risurrezione di Cristo e la sua apparizione alle donne portatrici di mirra .

Il servizio dell'alba (6:00) Dedicato alla lode dello Spirito Santo . Simboleggia l'apparizione di Cristo ai discepoli dopo la Risurrezione.

La Terza Ora (9.00) Dedicata allo Spirito Santo. Simboleggia l'originale degustazione di Eva del frutto proibito e l'eventuale liberazione dalla condanna attraverso Gesù Cristo. Il servizio ha un profondo significato penitenziale.

La Sesta Ora (mezzogiorno) Dedicata a Dio Padre. Simboleggia la crocifissione di Cristo. Le preghiere del servizio chiedono l'aiuto di Dio verso la debole natura umana.

La Nona Ora (15:00) Dedicata a Dio Figlio. Simboleggia la morte di Cristo e la liberazione dell'umanità dal potere dell'Inferno.

Il servizio serale (prima del tramonto) Dedicato a Dio Figlio. Simboleggia la sepoltura di Cristo, chiede a Dio una notte tranquilla e un sonno tranquillo.

Il Servizio della Pace (dopo il tramonto) Dedicato allo Spirito Santo. Simboleggia la discesa di Cristo agli inferi e la liberazione dei giusti dai tormenti.

Il Riposo (prima di andare a dormire) Dedicato a Dio Padre. Nei primi tempi era la continuazione del Peace Service.

Nell'antichità tutti e nove i servizi venivano offerti ogni giorno, soprattutto nei monasteri. Attualmente, per la maggior parte dell'anno, nelle chiese si svolgono quotidianamente i seguenti servizi:

  • Al mattino: servizi notturni e mattutini insieme
  • La sera: servizio serale

Durante la Grande Quaresima , tutti i servizi sono offerti nei giorni feriali (esclusi sabato e domenica) secondo il seguente calendario:

  • Al mattino: servizi notturni, mattutini e all'alba
  • Pomeriggio: Terza, Sesta, Nona Ore
  • In serata:
    • Lunedì, martedì, giovedì: servizio di pace
    • mercoledì, venerdì: servizio di riposo
    • Sabato, domenica: servizio serale

Il libro che contiene gli inni che costituiscono la sostanza del sistema musicale del canto liturgico armeno è lo Sharagnots (vedi Octoechos armeno ), una raccolta di inni nota come Sharakan . In origine, questi inni erano Salmi e Cantici biblici che venivano cantati durante i servizi, simili al Canone bizantino . Inoltre, le otto modalità sono applicate ai salmi dell'ufficio notturno, chiamati ganonaklookh (capo canonico).

uso luterano

For All The Saints breviario, usato nelle Chiese luterane, in quattro volumi

Come la stessa Messa (liturgia) , l'Ufficio quotidiano all'interno della Chiesa luterana ha avuto una notevole varietà, sia nella lingua che nella forma. Nell'era della Riforma, l'Ufficio quotidiano era in gran parte consolidato in Mattutini, Vespri e talvolta Compieta, sebbene vi siano notevoli eccezioni. Il Missale Germanicum del 1568, ad esempio, tradusse semplicemente in tedesco il breviario pre-riforma, conservando tutte le ore canoniche, sebbene sembri permanere solo il volume contenente i propri per l'Avvento attraverso l'Epifania. Il Libro della cattedrale di Magdeburgo del 1613, d'altra parte, riduce l'Ufficio quotidiano a Mattutino (una combinazione di Mattutino e Lodi con il Te Deum e Benedictus ) e Vespri (una combinazione di Vespri e Compieta con il Magnificat e Nunc Dimittis ), tutti cantato in latino. Melodie in pianto e testo per invitatori, responsori e antifone latini sono forniti per l'uso quotidiano durante tutto l'anno, con le Collezioni a volte in latino, a volte in tedesco, e le letture di ogni ufficio vengono lette prima in latino e poi in tedesco. Nella Germania del XVI e XVII secolo, quindi, una chiesa parrocchiale rurale poteva recitare appena i vespri del sabato, il mattutino della domenica e i vespri della domenica in tedesco, mentre nelle vicine chiese cattedrali e cittadine si potevano trovare la totalità dei mattutini e dei vespri in latino con polifonia e canto gregoriano su base quotidiana durante tutto l'anno.

L'avvento del pietismo e del razionalismo portò a un disprezzo e un declino nell'osservazione di liturgie di ogni tipo nella Germania luterana, incluso l'Ufficio quotidiano, come descritto nel Geschichte der Auflösung der alten gottesdienstlichen Formen in der evangelischen Kirche Deutschlands di Paul Graff . Nonostante l'assalto di forze che avevano poco tempo o uso per l'Ufficio quotidiano, un inno del coro latino fu pubblicato a Norimberga fino al 1724, e le osservazioni nei giorni feriali di Mattutino e Vespri continuarono in molte parrocchie luterane tedesche fino alla fine del XVIII secolo.

Un rinnovamento nell'Ufficio quotidiano ebbe luogo nel diciannovesimo secolo come parte del risveglio confessionale tra i luterani , in particolare come risultato del lavoro di personaggi come Johann Konrad Wilhelm Löhe . Tra i luterani di lingua inglese in Nord America, questa influenza ha contribuito a dare origine a forme tradizionali di Mattutino e Vespro, basate su precedenti luterani del XVI secolo, trovati nel Common Service del 1888 , che sono stati poi inclusi negli inni luterani in lingua inglese in America prima agli anni '70. Nel 1969, il Supplemento al culto della Chiesa luterana-Sinodo del Missouri ha reintrodotto gli uffici di Prima , Sesta e Compieta , sebbene solo la compieta sia stata mantenuta negli inni successivi.

Nel 1978 è stato pubblicato il Libro del culto luterano , contenente forme recentemente riviste dell'Ufficio quotidiano influenzate dalle riforme liturgiche in voga dopo il Concilio Vaticano II , con un ordine dei Vespri che include un "Servizio della luce". Sia il 2006 Lutheran Service Book della Chiesa luterana-Sinodo del Missouri e il 2006 Evangelical Lutheran Worship of the Evangelical Lutheran Church in America e la Evangelical Lutheran Church in Canada forniscono forme dei moderni riti del Daily Office introdotti nel Lutheran Book of Worship , sebbene luterani Service Book fornisce anche moduli per Mattutini e Vespri tradizionali modellati su quelli trovati nel Servizio Comune del 1888 .

Oggi, oltre agli inni confessionali, ci sono una varietà di libri e risorse usati dai luterani di tutto il mondo per pregare le ore. In Germania, l' istituto religioso Diakonie Neuendettelsau utilizza un breviario unico dell'ordine e l' Evangelisch-Lutherische Gebetsbruderschaft utilizza il suo Breviarium Lipsiensae: Tagzeitengebete . Tra i luterani di lingua inglese negli Stati Uniti, il ventesimo secolo ha visto una proliferazione di breviari e libri di preghiere insieme a un rinnovato interesse per la preghiera delle ore canoniche. Tra i volumi attualmente in uso è una traduzione del Breviarum Lipsiensae: Tagzeitengebete del Evangelisch-Lutherische Gebetsbruderschaft intitolato The Prayer Fratellanza Libro , che prevede otto ore canoniche e comprende un salterio, responsori e antifone indicò e insieme al canto gregoriano. È ampiamente utilizzato dal clero e dai laici all'interno del Sinodo Chiesa luterana-Missouri . Per tutti i santi: un libro di preghiere per e dalla Chiesa è stato pubblicato nel 1995 e segue il lezionario quotidiano del Libro di culto luterano del 1978 , fornendo tre letture scritturali e una lettura non scritturale da un teologo cristiano o da una fonte per ogni giorno dell'anno in un ciclo biennale. Nel 2008, il Sinodo della Chiesa luterana-Missouri ha pubblicato Il tesoro della preghiera quotidiana , l'unico sforzo confessionale attuale tra i luterani per rinvigorire l'osservazione dell'Ufficio quotidiano. Per ogni giorno, fornisce un salmo (o una parte di esso), una lettura dell'Antico Testamento, una lettura del Nuovo Testamento, uno scritto di un teologo o pensatore cristiano, una strofa di inni e una colletta. In un ulteriore sforzo per incoraggiare un uso diffuso dell'Ufficio quotidiano, il Tesoro della preghiera quotidiana è stato reso disponibile anche come app mobile chiamata "PrayNow".

uso anglicano

Il Rosario anglicano seduto in cima al Breviario anglicano e al Libro della preghiera comune

Gli uffici quotidiani hanno sempre avuto un posto importante nella spiritualità anglicana. Fino a tempi relativamente recenti Mattins e Evensong erano i principali servizi domenicali nella maggior parte delle chiese anglicane, cantati da compositori sia antichi che moderni. Mentre Evensong con il suo repertorio musicale che abbraccia cinque secoli continua a svolgere un ruolo importante nel culto anglicano, l' eucaristia ha sostituito le lodi mattutine come servizio principale la domenica mattina nella maggior parte delle parrocchie e cattedrali anglicane.

Il Libro della preghiera comune , pubblicato per la prima volta nel 1549 e rivisto nel corso dei secoli, costituisce la base della liturgia per gli anglicani e per i cattolici di uso anglicano . Tutti i libri di preghiera anglicani forniscono uffici per la preghiera del mattino (spesso chiamata Mattin o Mattutino) e la preghiera della sera (colloquialmente conosciuta come Evensong).

La struttura tradizionale di Mattutino e Evensong nella maggior parte dei libri di preghiera anglicani riflette l'intenzione dell'arcivescovo riformatore di Canterbury, Thomas Cranmer , di tornare alle radici più antiche dell'ufficio come preghiera quotidiana delle chiese parrocchiali. A tal fine, seguì alcune liturgie luterane tedesche eliminando le ore minori e fondendo gli uffici medievali di Mattutino e Lodi, incorporando i cantici associati a ciascuno: il Benedictus e il Te Deum . Allo stesso modo, i Vespri, anch'essi derivati ​​dalle liturgie luterane tedesche, incorporavano sia il Magnificat dei Vespri che il Nunc Dimittis della Compieta. Nell'adattamento di Cranmer delle precedenti forme luterane, ogni cantico era preceduto da una lettura della Scrittura. Per semplicità, Cranmer eliminò anche responsori e antifone , sebbene questi siano stati restaurati in molti libri di preghiera anglicani contemporanei. Dal suo tempo, ogni edizione del Libro della preghiera comune ha incluso il salterio completo, di solito disposto per essere letto nel corso di un mese. Un contributo distintivo del culto anglicano è un ampio repertorio di impostazioni di canto anglicano per salmi e cantici.

Dall'inizio del XX secolo, le edizioni riviste del Libro della preghiera comune o i libri di servizio supplementari pubblicati dalle chiese anglicane hanno spesso aggiunto uffici per la preghiera di mezzogiorno e la compieta . In Inghilterra e in altre province anglicane, i libri di servizio ora includono quattro uffici:

Alcuni libri di preghiere includono anche una selezione di preghiere e devozioni specificamente per uso familiare. Il Libro della preghiera comune del 1979 della Chiesa episcopale negli Stati Uniti fornisce anche un "Ordine di culto per la sera" come preludio al vespro con benedizioni per l'accensione delle candele e il canto dell'antico inno greco per l'accensione della lampada, il Phos Hilaron . Nella Chiesa d'Inghilterra, la pubblicazione nel 2005 di Daily Prayer , il terzo volume di Common Worship , aggiunge "Prayer During the Day" ai servizi per le Lodi, i Vespri e la Compieta, e aggiunge una selezione di antifone e responsori per le stagioni dell'anno liturgico . Il libro di preghiere della Nuova Zelanda del 1989 fornisce diversi schemi per Mattins e Evensong in ogni giorno della settimana, così come "Preghiera di mezzogiorno", "Preghiera notturna" e "Preghiera familiare". Nel 1995, la Chiesa Episcopale (Stati Uniti) ha pubblicato il Contemporary Office Book in un volume con il salterio completo e tutte le letture del lezionario biennale Daily Office.

La maggior parte delle comunità monastiche anglicane usano un ufficio quotidiano basato sul Libro della preghiera comune o sul culto comune ma con antifone e devozioni aggiuntive. L' Ordine della Santa Croce e l' Ordine di Sant'Elena hanno pubblicato A Monastic Breviary (Wilton, Connecticut: Morehouse-Barlow) nel 1976. L'Ordine di Sant'Elena ha pubblicato il Breviario di Sant'Elena (New York: Church Publishing) nel 2006 con un salterio riveduto che elimina i pronomi maschili in riferimento a Dio. Anche le Suore dei Poveri di Ognissanti usano una versione elaborata dell'Anglican Daily Office. La Società di San Francesco pubblica Celebrating Common Prayer , che è diventato particolarmente popolare per l'uso tra gli anglicani.

Alcuni anglo-cattolici usano il Breviario anglicano, un adattamento del rito romano pre-Vaticano II e del rito Sarum nello stile dell'originale Libro della preghiera comune di Cranmer , insieme a materiale supplementare da altre fonti occidentali, tra cui un comune di ottave, un comune delle Sante Donne, e altro materiale. Prevede gli otto uffici storici in un unico volume, ma non comprende il Piccolo Ufficio della Beata Vergine Maria , che era rilegato insieme a molte edizioni del Breviarium Romanum . Altri anglo-cattolici usano la Liturgia delle Ore cattolica romana (USA) o l' Ufficio divino (Regno Unito). Nel corso degli anni sono apparsi vari adattamenti anglicani di libri d'ufficio romani pre-Vaticano II, tra i quali il più noto è la traduzione del Canone W. Douglas del 'Monastic Diurnal' nell'idioma del 'Book of Common Prayer'.

Storicamente, il clero anglicano ha vestito la tonaca , la cotta e la mantellina per le preghiere del mattino e della sera, mentre i vescovi indossano il rocchetto e il chimere . In alcune comunità monastiche e parrocchie anglo-cattoliche, l'officiante indossa una cotta o un camice con stola e piviale quando si celebra solennemente il vespro.

I canoni della Chiesa d'Inghilterra e di alcune altre province anglicane richiedono al clero di leggere quotidianamente le Lodi e i Vespri, sia nel culto pubblico che in privato. Secondo il Canone C.24, "Ogni sacerdote che ha la cura delle anime provvederà che, in assenza di ragionevole impedimento, le Lodi e i Vespri tutti i giorni e nei giorni stabiliti si dicano le Litanie nella chiesa, o in una delle chiese, di cui è ministro». Il canone C.26 stabilisce che, "Ogni impiegato (chierico) nell'Ordine sacro è obbligato, non essendogli impedito da malattia o da qualche altra causa urgente, di dire ogni giorno le Lodi e i Vespri..." In altri anglicani province, l'Ufficio quotidiano non è un obbligo canonico ma è fortemente incoraggiato.

Uso metodista

Un Lukan Book of Hours (in viola) e The Book of Offices and Services (in red), entrambi testi liturgici dell'Ordine di San Luca , un ordine religioso metodista

FW Macdonald, il biografo di The Rt. Il Rev. John Fletcher Hurst , ha affermato che il metodismo di Oxford "con i suoi rigori quasi monastici, il suo vivere secondo regole, le sue ore canoniche di preghiera, è una fase giusta e nobile della vita multiforme della Chiesa d'Inghilterra".

Il tradizionale Methodist Daily Office del 1784 è contenuto nel Sunday Service of the Methodists , scritto dallo stesso John Wesley . Di conseguenza è stato aggiornato nel Book of Offices , pubblicato nel 1936 in Gran Bretagna, e The United Methodist Book of Worship , pubblicato nel 1992 negli Stati Uniti. Alcuni ordini religiosi metodisti pubblicano l'Ufficio quotidiano da utilizzare per quella comunità, ad esempio, Il libro degli uffici e dei servizi dell'Ordine di San Luca contiene Mattina , Metà mattina , Mezzogiorno , Metà pomeriggio , Sera , Compieta e Veglia .

Uso cattolico liberale

La Chiesa cattolica liberale , e molti gruppi del movimento cattolico liberale , usano anche una versione semplice delle ore canoniche occidentali, dette con varie letture e raccolte di scritture. Secondo la Liturgia della Chiesa Cattolica Liberale, le Scritture usate sono generalmente limitate alle letture del giorno, e il salterio completo non è incorporato se non a discrezione del sacerdote che presiede, se come pubblico servizio, o del devoto in uso privato. Le Ore del Rito Liberale sono costituite da: Lodi, Prima, Sesta, Vespri e Compieta. La sua recitazione non è obbligatoria per i sacerdoti o fedeli cattolici liberali, secondo le attuali direttive del Sinodo generale dei vescovi.

Uso riformato

Alcune chiese riformate, in particolare la Chiesa presbiteriana (USA) e la Chiesa unita di Cristo, hanno pubblicato libri d'ufficio giornalieri adattati dall'antica struttura della preghiera mattutina e serale nella chiesa occidentale, di solito rivisti allo scopo di un linguaggio inclusivo .

Il Salterio del Nuovo Secolo , pubblicato nel 1999 da The Pilgrim Press, include una revisione in linguaggio inclusivo dei salmi adattati dalla Nuova Versione Riveduta Standard della Bibbia con ritornelli e ordini completi per le Lodi e i Vespri. Sono previste anche semplici preghiere familiari per la mattina, la sera e la fine della giornata.

Book of Common Worship Daily Prayer , pubblicato nel 1994 da Westminster John Knox Press , include gli uffici quotidiani di The Book of Common Worship del 1993 , la liturgia della Chiesa Presbiteriana USA . Oltre alle Lodi e ai Vespri c'è un servizio completo di Compieta. Il suo salterio, una revisione in linguaggio inclusivo del salterio dall'American Book of Common Prayer del 1979, include anche una colletta per ogni salmo. Antifone e litanie sono previste per le stagioni dell'anno liturgico. Nel 2018 è stato pubblicato un nuovo Libro della preghiera quotidiana per l'adorazione comune con contenuti ampliati. Aggiunge un servizio per la preghiera di metà giornata. Il suo nuovo salterio è del culto evangelico luterano .

Entrambi i libri sono destinati ad un uso ecumenico e possono essere utilizzati con qualsiasi lezionario quotidiano.

Guarda anche

Appunti

Riferimenti

citazioni

Fonti

link esterno