Jizang - Jizang

Jizang, Todaiji del XIII secolo

Jizang ( cinese :吉藏; pinyin : Jízàng ; Wade – Giles : Chi-tsang . Giapponese: 吉 蔵( kichizō ) ) (549-623) era un monaco e studioso buddista persiano- cinese che è spesso considerato il fondatore del Mādhyamaka dell'Asia orientale . È anche conosciuto come Jiaxiang o Maestro Jiaxiang ( cinese :嘉祥; Wade – Giles : chia hsiang ) perché ha acquisito fama al Tempio di Jiaxiang.

Biografia

Jizang è nato a Jinling (moderna Nanjing ). Sebbene suo padre fosse emigrato dalla Partia , fu educato alla maniera cinese. Era piuttosto precoce nelle questioni spirituali e divenne monaco all'età di sette anni. Quando era giovane, studiò con Falang (法朗, 507-581) al Tempio Xinghuang (興 皇 寺) a Nanchino, e studiò i tre trattati Madhyamaka ( The Treatise on the Middle Way , The Treatise on the Twelve Gates, e The One-Hundred-Verse Treatise) che era stato tradotto da Kumarajiva più di un secolo prima, ed è con questi testi che è più spesso identificato. Alla morte di Falang nel 581, divenne il monaco capo del Tempio di Xinghuang. All'età di 42 anni iniziò a viaggiare attraverso la Cina tenendo conferenze e alla fine si stabilì al Tempio di Jiaxing, nella moderna Shaoxing (紹興), provincia di Zhejiang .

Nel 597, Yang Kuang, in seguito imperatore Yang , il secondo figlio dell'imperatore Wen della dinastia Sui , ordinò quattro nuovi templi nella capitale Chang'an e invitò Jizang a essere a capo di uno di loro, chiamato Tempio Huiri (彗 日寺). Jizang accettò, nonostante la fama della durezza di Yang. Zhiyi (538-597 d.C.), una figura rispettata della scuola Tiantai , aveva accettato di diventare monaco in un altro dei nuovi templi, e Jizang cercò di visitarlo, ma sfortunatamente morì prima che Jizang potesse incontrarlo. Tuttavia, fu in grado di corrispondere con lui riguardo al Sutra del Loto . Successivamente si trasferì in un altro nuovo tempio, il Tempio di Riyan (日嚴寺). Quando alla dinastia Sui successe la dinastia Tang nel 617, ottenne il rispetto e il sostegno anche del nuovo imperatore, Gaozu , e divenne abate capo di quattro templi.

Tra i 57 ei 68 anni, cercò di fare più copie del Sutra del Loto in modo che più persone potessero conoscerlo. Ha prodotto 2.000 copie del sutra. Fece anche copie di alcuni dei suoi commenti.

Jizang è stato uno scrittore prodigioso, producendo quasi 50 libri nella sua vita. Si è specializzato in commentari ai tre trattati e testi di altre tradizioni buddiste, come i sutra del Loto e del Nirvana . I suoi studenti includevano Hyegwan , coreano di nazionalità, che portò la Three Treatise School in Giappone.

Filosofia

La prospettiva generale della scuola Madhyamaka è che gli impegni o gli attaccamenti a qualsiasi cosa, incluso un punto di vista logico , portano a dukkha (sofferenza). Nel commentare i trattati buddisti, Jizang ha sviluppato una metodologia generale di poxie xianzheng ("confutare ciò che è fuorviante, rivelando ciò che è correttivo"), aggirando le trappole di affermare la verità o la falsità di certe proposizioni in un senso finale o rigido, ma usarli se pragmaticamente portano alla capacità di superare l'impegno per la dicotomia. Ha notato che anche la tendenza di molti buddisti a impegnarsi a diventare distaccati ( shunyata o "svuotamento") è di per sé un impegno che dovrebbe essere evitato. Si può evitarlo impegnandosi nella stessa decostruzione che ha permesso la liberazione in primo luogo, ma applicata alla falsa dicotomia tra attaccamento e non attaccamento ( shūnyatā shūnyatā , o "svuotamento del vuoto").

Applicando questo ai tradizionali due livelli di discorso ereditati dalla tradizione Madhyamaka (il convenzionale, riguardante i pensieri quotidiani, e l'autentico, che lo trascende analizzando le ipotesi metafisiche fatte nel pensiero convenzionale), Jizang ha sviluppato il suo sizhong erdi ("quattro livelli dei due tipi di discorso "), che prende questa distinzione e aggiunge metadistinzioni su altri tre livelli:

  1. L'assunto di esistenza è convenzionale e l'idea di non esistenza è autentica.
  2. L'impegno per una distinzione tra esistenza e non esistenza è ora considerato convenzionale e la negazione di questa dualità è autentica.
  3. La distinzione tra l'impegno a distinguere tra esistenza e non esistenza è ormai convenzionale, e la negazione della differenza tra dualità e non dualità è autentica.
  4. Tutte queste distinzioni sono ritenute convenzionali e il discorso autentico considera che qualsiasi punto di vista non può essere considerato in ultima analisi vero, ed è utile solo in quanto è correttivo nel senso di cui sopra.

Pertanto, l'attaccamento a qualsiasi punto di vista è considerato dannoso ed è una causa della sofferenza della vita . Ripudiare la finalità fuorviante di qualsiasi punto di vista, a qualsiasi livello del discorso, è quindi correttivo e aiuta a superare l'attaccamento distruttivo.

Opere selezionate

  • Zhongguanlun shu (中 觀 論 疏; "Commento al Madhyamika shastra ")
  • Erdi zhang (二諦 章 "Saggio sui due livelli del discorso")
  • Bailun shu (百論疏; "Commento allo Shata Shastra")
  • Shi er men lun shu (十二門論疏; "Commento al Trattato delle Dodici Porte )
  • Sanlun xuanyi (三 論 玄 義; "Significato profondo dei tre trattati ")
  • Erdi yi (二諦 意 "Significato dei due livelli di discorso")
  • Dasheng xuanlun (大乘 玄 論; "Trattato sul mistero del Mahayana ")

Appunti

Ulteriore lettura

  • Chan, Wing-tsit, trans. (1984). Un libro di origine nella filosofia cinese . Princeton, NJ: Princeton University Press. Include traduzioni di passaggi del "Trattato sui due livelli di verità" e "Significato profondo dei tre trattati".
  • Cheng, Hsueh-Li (1984). Logica vuota: Buddismo Madhyamika da fonti cinesi . New York: Biblioteca filosofica.
  • Cheng, Hsueh-Li (2003). Jizang , in Antonio S. Cua, Encyclopedia of Chinese Philosophy, New York: Routledge, pp. 323-328
  • Fox, Allen (1995). "Jizang" in Great Thinkers of the Eastern World , Ian McGreal, ed. New York: Harper Collins, pagg. 84–88.
  • Fung Yu-lan (1952, 1953). Una storia della filosofia cinese, vol. 2: The Period of Classical Learning , tr. Derk Bodde. Princeton: Princeton University Press.
  • Kanno, Hiroshi (2002) "Le tre ruote del Dharma di Jizang" . In: Studi buddisti e indiani in onore del professor Sodo Mori, Hamamatsu: Kokusai Bukkyoto Kyokai. ISBN  4990128001 ; pagg. 397–412
  • Liu, Ming-Wood (1996). Il pensiero di Madhyamika in Cina . University of Hawaii Press.
  • Liu, Ming-Wood (1993). The Chinese Madhyamaka Practice of "p'an-chiao": The Case of Chi-Tsang, Bulletin of the School of Oriental and African Studies 56 (1), 96-118
  • Liu, Ming-Wood (1993). Una teoria della verità cinese Madyamaka: il caso di Chi-Tsang , Philosophy East and West 43 (4), 649-673
  • Robinson, Riccardo (1978). I primi Madhyamika in India e Cina . New York: Samuel Weiser Inc.

link esterno

  • Jizang , di Allen Fox, Università del Delaware
  • Chi Tsang di Lin Sen-shou, sulla pagina del Centro umanitario di Tzu Chi