Sulla base della moralità -On the Basis of Morality

Sulla base della moralità (in tedesco : Ueber die Grundlage der Moral , 1840) è una dellemaggiori opere di etica di Arthur Schopenhauer , in cui sostiene che la moralità deriva dalla compassione. Schopenhauer inizia con una critica al Fondamento della metafisica della morale di Kant , che Schopenhauer considerava la spiegazione più chiara del fondamento dell'etica di Kant .

Storia della pubblicazione

Sulla base della morale è stato scritto per un concorso di saggi di un'accademia danese. A differenza dell'altro saggio di Schopenhauer sull'etica, Sulla libertà della volontà , che era stato incoronato da un'accademia norvegese, questo saggio non fu premiato nonostante fosse l'unica risposta che l'accademia aveva ricevuto. Nel saggio, Schopenhauer aveva fatto un'osservazione sprezzante su Hegel e su un hegeliano; "Sig. Feuerbach, un hegeliano ( c'est tout dire [che dice tutto])”. Il giudice del concorso a premi, invece, era autore di una teoria morale hegeliana.

Reazione alla filosofia di Hegel

Dopo questo incidente, Schopenhauer colse l'occasione per dimostrare che gli scritti di Hegel sono, come egli dice, “una pseudo-filosofia che paralizza tutte le facoltà mentali, soffoca il pensiero reale e sostituisce con l'uso più oltraggioso del linguaggio il più vuoto, il più vuoto di senso, la più sconsiderata e, come conferma il risultato, la più stupefacente guazzabuglio di parole”, un'affermazione che normalmente considerava troppo ovvia per sostenere argomenti.

Schopenhauer ha preso come esempio ("dalla ricca selezione di assurdità") che Hegel credeva che la massa potesse diventare più pesante dopo essere stata magnetizzata:

Un esempio della specificazione esistente della gravità è fornito dal seguente fenomeno: quando una barra di ferro, in equilibrio uniforme sul suo fulcro, viene magnetizzata, perde il suo equilibrio e si mostra più pesante ad un polo che all'altro. Qui una parte è così affettata che senza cambiare volume diventa più pesante;

la materia, senza aumentare di massa, è divenuta così specificamente più pesante.

—  Hegel

Schopenhauer commenta che a Hegel non solo mancava la conoscenza di base della fisica, ma che anche il "riformatore della logica" non capiva la logica: "Poiché, messo in forma categorica, il sillogismo hegeliano recita: 'Tutto ciò che diventa più pesante da un lato cade su quello lato; questa sbarra calamitata cade da un lato: perciò in quel luogo è diventata più pesante». Un degno analogo dell'inferenza: 'Tutte le oche hanno due zampe, tu hai due zampe, quindi sei un'oca.'”

Vengono discussi anche altri due esempi. Per evitare «la via d'uscita dal dire che le alte dottrine di quella saggezza sono irraggiungibili dalle intelligenze inferiori, e che ciò che mi appare come un'assurdità è una profondità senza fondo», Schopenhauer ha voluto dimostrare che Hegel ha semplicemente scritto delle sciocchezze usando esempi concreti. Schopenhauer credeva che Hegel avrebbe potuto essere accettato come un pensatore serio solo perché le persone non giudicano con il proprio intelletto, ma accettano invece l'autorità degli altri, specialmente delle accademie.

Struttura

Sulla base della moralità è diviso in quattro sezioni. La prima sezione è un'introduzione in cui Schopenhauer fornisce il suo resoconto della questione posta dalla Royal Danish Society e la sua interpretazione della storia dell'etica occidentale. Nella seconda sezione, Schopenhauer si lancia in una critica del fondamento dell'etica di Kant . La terza sezione del lavoro è la costruzione positiva di Schopenhauer della propria teoria etica. La sezione finale del lavoro fornisce una breve descrizione dei fondamenti metafisici dell'etica.

Il fondamento della moralità

Le religioni hanno promesso una ricompensa dopo la morte se una persona si è comportata bene. Le leggi governative sono motivi di buona condotta perché promettono ricompense e punizioni terrene. L' imperativo categorico di Kant affermava che il comportamento di una persona dovrebbe essere conforme a una legge universale. Tutti questi, tuttavia, sono in ultima analisi fondati sull'egoismo egoistico . "Se un'azione ha come motivo uno scopo egoistico", scriveva Schopenhauer, "non può avere alcun valore morale". La dottrina di Schopenhauer era che la morale si basa sul "fenomeno quotidiano della compassione ,... la partecipazione immediata , indipendente da ogni ulteriore considerazione, primariamente alla sofferenza dell'altro, e quindi alla sua prevenzione o eliminazione... Solo nella misura in cui un'azione ha scaturito dalla compassione ha valore morale; e ogni azione derivante da qualsiasi altro motivo non ne ha nessuno." La compassione non è egoistica perché la persona compassionevole non si sente diversa dalla persona o dall'animale sofferente che vede. Anche se il sofferente è vissuto come un essere esterno, «lo sento tuttavia con lui, lo sento come mio , e non dentro di me , ma in un'altra persona … Ma questo presuppone che in una certa misura io mi sia identificato con l'altro l'uomo, e di conseguenza la barriera tra l'io e il non-io è per il momento abolita...». Schopenhauer riteneva quindi vero che "la compassione, come unico motivo non egoistico, è anche l'unico genuinamente morale".

Il merito di Kant

Schopenhauer dichiarò che la vera base della moralità è la compassione o la simpatia. La moralità di un'azione può essere giudicata in accordo con la distinzione di Kant di trattare una persona come un fine e non come un semplice mezzo. Tracciando la distinzione tra egoismo e altruismo, Kant ha correttamente descritto il criterio della moralità. Per Schopenhauer, questo era l'unico merito del Fondamento della metafisica della morale di Kant .

Ricezione

Secondo Schrödinger , Schopenhauer aveva risolto uno dei due problemi fondamentali dell'etica: «Ma lasciatemi dire ancora una volta: non cercavo di mostrare i motivi che portano all'azione etica, qui per esibire un nuovo 'fondamento della morale'. Schopenhauer, lo sappiamo, l'ha fatto, ed è poco probabile che in questa direzione ci sia ancora qualcosa di essenziale da aggiungere a quanto ha detto".

Appunti

  1. ^ Cartwright, David E. (2010). Schopenhauer: una biografia . New York: Cambridge University Press. P. 485. ISBN 978-0-521-82598-6.
  2. ^ Hegel, Georg Wilhelm Friedrich (1817). Enzyklopädie der philosophischen Wissenschaften (Seconda ed.). Heidelberg. "Fisico", § 293.
  3. ^ Schopenhauer, Arthur (2009). I due problemi fondamentali dell'etica . Tradotto da Janaway, Christopher. New York: Cambridge University Press. P. 17. ISBN 978-0-521-87140-2.
  4. ^ Se l'imperativo categorico di Kant è universalmente valido e si applica a tutte le persone, allora si applica anche alla persona che agisce in conformità con esso. "E' perfettamente chiaro da questa spiegazione che quella regola fondamentale di Kant non è... unimperativo categorico , ma di fatto un imperativo ipotetico . Per tacitamente soggiace ad esso è la condizione che la legge da imporre per il mio agire , poiché lo elevo a quello che è universale , diventa anche la legge per la mia sofferenza …." Sulla base della moralità , § 7.
  5. ^ Sulla base della moralità , § 16.
  6. ^ Sulla base della moralità , § 16.
  7. ^ Sulla base della moralità , § 18.
  8. ^ Sulla base della moralità , § 19.
  9. ^ Kant, Schopenhauer e Nietzsche sulla moralità della pietà di DE Cartwright, Journal of the History of Ideas , 1984.
  10. ^ Schrödinger, Erwin (1951). La mia visione del mondo . Cerca la strada; X "La legge morale".

Riferimenti

link esterno