Teodorico di Friburgo - Theodoric of Freiberg

Theodoric di Freiberg ( / θ i ɒ d ər ɪ k / ; . C  1250 - . C  1311 ) è stato un tedesco membro dell'ordine domenicano e teologo e fisico . Fu nominato provinciale dell'Ordine domenicano nel 1293, vecchio incarico di Alberto Magno . È considerato uno dei più importanti filosofi e teologi del Medioevo in base alla sua carriera e ai suoi scritti.

Primi anni di vita

Dietrich divenne un frate domenicano molto presto nella sua vita e studiò e insegnò nel convento locale di Freiberg intorno all'anno 1271 (Teske 2003). Ha vissuto intorno al tempo di Alberto Magno (1193-1280) (Fuhrer 1992) ed è stato fortemente ispirato da lui. Sebbene anche altri filosofi a quel tempo seguissero le orme di Albert, Dietrich "mostrò la tendenza più marcata all'universalità degli interessi di Albert" (Fuhrer 1992). Dalle date della vita di Albert, possiamo presumere che Dietrich fosse ancora giovane quando la carriera di Albert era quasi alla fine, e non si può fare alcuna ipotesi sul fatto che Dietrich abbia mai incontrato o studiato sotto Albert. Nei documenti medievali gli viene assegnato il titolo di “magister”, che ci dice che ebbe una grande formazione universitaria di livello avanzato (Fuhrer 1992).

Carriera e primi lavori

Dopo aver insegnato a Freiberg per qualche tempo, si recò a Parigi per studiare lì tra gli anni dal 1272 al 1274 (Gillispie 2008), anche se non sappiamo con chi potrebbe aver studiato. In un libro intitolato "Trattato sull'intelletto e l'intelligibile" tradotto da ML Fuhrer, Fuhrer scrive che nella seconda parte di un trattato Dietrich parla di un "maestro solenne" a Parigi. Fuhrer continua dicendo che Enrico di Gand era conosciuto come "doctor solemnis" dai suoi studenti, ma alla fine afferma che non può esserci alcuna certezza che si siano effettivamente incontrati o si conoscessero.

Dietrich poi tornò a casa in Germania per un po' prima di tornare a Parigi. Qui iniziò le sue lezioni su Frasi nel 1281 (Pasnau 2010). Non è chiaro per quanto tempo esattamente Dietrich sia rimasto a Parigi, ma si concorda che fu nominato priore del convento domenicano di Würzburg intorno al 1293 (Fuhrer 1992). Ulteriori fonti indicano che fu nominato provinciale anche di Teutonia nel 1293 (SOMERSET, FIONA 1998). Dietrich è stato poi “promosso”, a Superiore provinciale per la provincia di Germania, carica precedentemente ricoperta da Alberto Magno (Pasnau 2010, Fuhrer 1992). Intorno agli anni 1296 e 1297 fu nominato “maestro di teologia” a Parigi, dove insegnò fino al 1300 circa (Teske 2008). Dietrich divenne uno dei due tedeschi - l'altro è Abertus Magnus ) - a guadagnarsi questo titolo di magister nel XIII secolo. Dietrich era presente anche per il capitolo generale dell'ordine domenicano a Tolosa e il suo nome compare nel capitolo generale dell'ordine a Piacenza. L'ultima posizione a cui Dietrich fu nominato fu Vicario provinciale della Germania nel 1310 (Gillispie 2008). Il nome di Dietrich non compare in nessun tipo di documento dopo questo periodo.

Fisica

Mentre gli autori del XIII secolo non sono riusciti a fornire una spiegazione accurata per l' arcobaleno , all'inizio del XIV secolo Teodorico fu in grado di fornire una delle prime analisi geometriche corrette di questo fenomeno, che fu "probabilmente lo sviluppo più drammatico del XIV e XV secolo". ottica settecentesca .

Attingendo ai suoi due primi lavori su luce e colore, scrisse De iride et radialibus impressionibus ( Sull'arcobaleno e le impressioni create dall'irradiazione , c. 1304-1311), basandosi sulla geometria, sull'esperimento , sulla falsificazione e su altri metodi. Tra le altre proprietà ha spiegato in dettaglio:

  • i colori degli arcobaleni primari e secondari
  • le posizioni degli arcobaleni primari e secondari
  • il percorso della luce solare all'interno di una goccia: i fasci di luce vengono rifratti quando entrano nelle goccioline atmosferiche, quindi riflessi all'interno delle gocce e infine nuovamente rifratti quando ne escono.
  • la formazione dell'arcobaleno: spiega il ruolo delle singole gocce nella creazione dell'arcobaleno
  • il fenomeno dell'inversione di colore nell'arcobaleno secondario

Usando palloni sferici e globi di vetro pieni d'acqua, Freiberg è stato in grado di simulare le gocce d'acqua durante la pioggia. Ancora nelle sue fasi iniziali, la strumentazione sperimentale si sarebbe poi ampliata per essere utilizzata principalmente per effettuare misurazioni, estendere i sensi umani e creare un ambiente isolato per lo sperimentatore. Durante la sua sperimentazione con questi globi di vetro, Freiberg aveva ragione nell'affermare che i colori si formano dall'interazione della luce solare con le gocce d'acqua.

Recentemente, gli scienziati hanno trovato prove della strumentazione sperimentale utilizzata da Freiberg. Attualmente in prestito alle università di Providence, Rhode Island, la strumentazione simula infatti una goccia d'acqua attraverso la quale la luce solare viene riflessa e rifratta, creando così un arcobaleno. Ha studiato la rifrazione e la riflessione utilizzando corpi trasparenti e opachi (es. lenti di ingrandimento, specchi piani, convessi e concavi, prismi e sfere di cristallo trasparenti e berilli. I suoi esperimenti hanno portato a una spiegazione del fenomeno di riflessione/rifrazione delle gocce d'acqua nelle nuvole che formare l'arcobaleno.

Uno dei suoi contemporanei, Kamal al-Din al-Farisi , ha offerto la stessa spiegazione sperimentalmente stabilita dell'arcobaleno (senza alcun contatto tra di loro) nel suo Kitab tanqih al-manazir ( La revisione dell'ottica ). Entrambi gli autori si sono comunque affidati al Libro dell'Ottica di Ibn al-Haytham (Alhacen)/ Alhazen .

Teologia

Le opere teologiche di Dietrich tendono ad essere pesantemente neoplatoniche , mentre le sue opere filosofiche più secolari sono più aristoteliche . Dietrich non era d' accordo con Tommaso d'Aquino su alcune questioni metafisiche e sembra che abbia scritto in opposizione a particolari opere di Tommaso d'Aquino.

Ha avuto una notevole influenza sul Meister Eckhart di 10 anni più giovane , principalmente attraverso i trattati De visione beatifica ( Della visione beatifica ) e De intellectu et intelligibili ( Dell'intelletto e dell'intelligibile ). In particolare, la sua teoria dei trascendentali ha chiarito la teoria di Eckhart della negatio negationis. Ha sottolineato il momento negativo che determina la privatio in generale anche nella sua formulazione della privatio privationis. Uno dei suoi straordinari contributi alla filosofia medievale fu una teoria dell'anima che eguagliava la nozione aristotelica di " intelletto agente " e la nozione agostiniana di "abditum mentis" (cioè il nascondimento, o luogo nascosto dell'anima).

La teoria dell'intelletto agente dice che nel conoscere la mente non è semplicemente passiva, ma deve lavorare per produrre una concezione del suo oggetto, una concezione che viene poi ricevuta e trattenuta dalla parte passiva della mente. Il nascondimento dell'anima, a sua volta, è il fondamento dell'anima in cui è impressa l'immagine di Dio , un apice spirituale dell'essere dell'uomo per il quale egli trascende lo spazio e il tempo.

Lavori

opere teologicheological

  • De visione beatifica
  • De corpore Christi mortuo
  • De dotibus corporum gloriosorum
  • De substantiis spiritualibus et corporibus futuræ resurrectionis .

Opere filosofiche

  • De habitibus
  • De ente et essentia
  • De magis et minus
  • De natura contrariorum
  • De cognitione entium separatorum et maxime animarum separatarum
  • De intelligentiis et motoribus cælorum
  • De corporibus cælestibus quoad naturam eorum corporalem
  • De animatione cæli
  • De accidentibus
  • De quiditatibus entium
  • De origine rerum prædicamentalium
  • De mensuris
  • De natura et proprietate continuorum
  • De intellectu et intelligibili .

Lavori scientifici

  • De luce et ejus origine
  • De coloribus
  • De iride et radialibus impressionibus
  • De miscibilibus in mixto
  • De elementis corporum naturalium .

Edizioni moderne

  • Opera omnia = Corpus Philosophorum Teutonicorum Medii Ævi , Amburgo, Felix Meiner Verlag, vol. 1-4:
    • Burckhard Mojsisch (a cura di), Schriften zur Intellekttheorie , Amburgo, 1977.
    • Ruedi Imbach, Maria Rita Pagnoni-Sturlese, Hartmund Steffan et Loris Sturlese (a cura di), Schriften zur Metaphysik und Theologie , Amburgo, 1980.
    • Jean-Daniel Cavigioli, Ruedi Imbach, Burckhard Mojsisch, Maria Rita Pagnoni-Sturlese, Rudolf Rehn e Loris Sturlese (a cura di), Schriften zur Naturphilosophie und Metaphysik. Quæstiones , Amburgo, 1983.
    • Maria Rita Pagnoni-Sturlese, Rudolf Rehn, Loris Sturlese et William A. Wallace (a cura di), Schriften zur Naturwissenschaft. Briefe , Amburgo, 1985.

traduzioni in inglese

  • Dietrich di Frieberg (1992). "Trattato sull'intelletto e l'intelligibile", Milwaukee: Marquette University Press

Guarda anche

Riferimenti

Ulteriori letture

  • Calma, Dragos. Le poids de la citation. Etude sur les sources arabes et grecques dans l'œuvre de Dietrich de Freiberg , Fribourg, Academic Press, 2010, ISBN  978-2-8271-1061-2 , 388 p.
  • Colli, Andrea. Tracce agostiniane nell'opera di Teodorico di Freiberg , Marietti 1820, Milano-Genova 2010.
  • Flasch, Kurt. Dietrich von Freiberg. Philosophie, Theologie, Naturforschung um 1300 (Francoforte /M.: Vittorio Klostermann, 2007).
  • Fűhrer, Markus & Gersh, Stephen. Dietrich di Freiberg e Berthold di Moosburg , in Stephen Gersh (a cura di), Interpreting Proclo from Antiquity to the Renaissance , Cambridge: Cambridge University Press, 2014, pp. 299-317.
  • Gillispie, Charles Coulston. "Dietrich von Freiberg". Dizionario completo della biografia scientifica. vol. 4. Detroit, Scribner, 2008.
  • Grant, Edward (1974). Un libro di origine nella scienza medievale . Harvard University Press. pag. 435. ISBN 978-0-674-82360-0.
  • Gracia, Jorge JE e Timothy B. Noone (a cura di). Un compagno di filosofia nel Medioevo , Malden, MA: Blackwell, 2003.
  • Lindberg, David C., Teoria dell'arcobaleno di Roger Bacon: progresso o regresso? , Iside Vol. 57, n. 2, 1966, pp. 235-248.
  • Raymond L. Lee; Alistair B. Fraser (2001). Il ponte dell'arcobaleno: arcobaleni nell'arte, nel mito e nella scienza . Penn State Press. pag. 161. ISBN 0-271-01977-8.
  • Pasnau, Robert. La storia di Cambridge della filosofia medievale , Cambridge, Cambridge University Press, 2010.
  • Somerset, Fiona. "Dietrich di Friburgo". Enciclopedia della filosofia Routledge . vol. 2. Londra: Routledge, 1999.
  • Wallace, WA La metodologia scientifica di Teodorico di Freiberg. Un caso di studio del rapporto tra scienza e filosofia . Studia Friburgensia, NS 26. Friburgo: The University Press, 1959.

link esterno